Ci avevate detto che sull’Ucraina non avremmo mollato di un millimetro. Che Putin era il male, e che non avrebbe prevalso. Che in Ucraina erano nostri fratelli, che non potevamo lasciarli. Ci avevate detto che era in gioco la nostra democrazia, che era in gioco il concetto stesso di Europa. Abbiamo ipotizzato di accoglierli subito, in Europa. Abbiamo ipotizzato di accogliere gli Ucraini subito, nella Nato. Ci avete fatto commuovere con tutte le immagini, le bombe, la sofferenza. Nelle scuole i nostri bambini hanno scritto letterine per la pace nel mondo. Abbiamo ipotizzato di non far bollire l’acqua agli spaghetti, perché eravamo pronti alla pugna e alla battaglia. Di rimanere senza gas e di spegnere le caldaie. Insomma, ci avete mobilitato con telegiornali, giornali, passeggiate nelle zone massacrate dalle bombe. E adesso? Adesso si scopre che l’Europa non riuscirà ad onorare gli impegni con l’Ucraina. Che vergogna.
Ucraina, possibile che in Europa siamo così ciarlatani?
Ma possibile che non riusciamo a tenere mai una posizione per più di un quarto d’ora? Ma possibile che anche in Europa siamo così ciarlatani? Come mai potremo essere un modello per il mondo (ammesso che ci possiamo vantare di questo), un modello per il resto del pianeta che deve scegliere se stare dalla parte della Russia e della Cina o dalla nostra, se non riusciamo neppure a tenerci saldi in quello che crediamo da una guerra all’altra?