Si sta rapidamente diffondendo in tutta Europa la variante Delta del SARS-CoV-2 che è stata rilevata per la prima volta in India alla fine del 2020. Questa variante risulta essere particolarmente contagiosa, anche per chi ha completato il ciclo vaccinale. Vediamo come riconoscere i suoi principali sintomi.
Quali sono i sintomi della variante Delta
La variante Delta ha un indice di trasmissione superiore di circa il 60% rispetto alle altre varianti. Oltre quindi a favorire una maggiore diffusione dei contagi, si caratterizza per alcuni sintomi precisi.
Il Covid a cui siamo abituati provoca disturbi all’olfatto e al gusto. La variante Delta, invece, sembra comportarsi come un raffreddore e provocare sintomi nasali.
Uno studio inglese, condotto attraverso le segnalazioni arrivate dall’app per il tracciamento delle persone positive al coronavirus, ha rilevato che lo starnuto è il sintomo più frequente per i contagiati che si erano vaccinati. Altri particolari sintomi attribuiti a questa variante sono: mal di testa, naso che cola, gola infiammata, perdita del gusto.
E’ dunque consigliabile a chi starnutisce di frequente o presenta uno dei sintomi sopra indicati di effettuare un tampone per verificare l’eventuale positività al coronavirus.
Variante Delta, come riconoscerla?
La variante Delta si riconosce per alcuni sintomi peculiari che interessano le vie nasali, principalmente lo starnuto. Le precauzioni da adottare sono le stesse a cui ci siamo abituati finora: si raccomanda di indossare sempre le mascherine al chiuso e all’aperto nei luoghi affollati.
Anche l’igiene resta fondamentale per contrastare un possibile contagio.
La variante Delta è arrivata in Italia
Dopo oltre un anno di pandemia cresce la preoccupazione per la rapida diffusione della variante Delta, rilevata ormai in 104 paesi (sette in più solo nell’ultima settimana) e destinata a diventare nei prossimi mesi il ceppo dominante a livello globale.
In Italia la variante Delta sta facendo risalire la curva dei contagi. L’aumento dei casi si osserva in particolare in cinque province: Caltanissetta, Ascoli Piceno, Lodi, Napoli e Verona.