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Addio pinta? Lo studio di Cambridge che vuole ridurla a birra media

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Perché leggere questo articolo? Uno studio di Cambridge propone di mandare in pensione la pinta. Secondo gli studiosi di Cambridge ridurla a birra media migliora la salute.

Un’iconica pinta di birra, sinonimo di tradizione britannica, potrebbe presto diventare un ricordo del passato. Un recente studio condotto dall’Università di Cambridge, ripreso dal Guardian, propone di mandare in pensione l’unità di misura che per secoli ha accompagnato i pub del Regno Unito. Al suo posto, gli esperti di salute pubblica suggeriscono l’introduzione di un bicchiere da due terzi di pinta, corrispondente alla nostra birra media. Il motivo dietro questa proposta? Ridurre il consumo eccessivo di alcol, in linea con le crescenti preoccupazioni per la salute pubblica.

Il dibattito sulla pinta che sconvolge il Regno Unito

La pinta, pari a circa 568 millilitri, è una quantità che molti considerano “giusta” per una porzione di birra. È storicamente legata alla cultura dei pub, dove la bevanda viene servita da secoli in questi grandi bicchieri, quasi sacri per gli inglesi. Eppure, secondo lo studio, il formato potrebbe essere uno degli ostacoli principali a una riduzione dei consumi eccessivi di alcol. Ridurre la quantità standard di birra servita al pub potrebbe portare a un calo dell’assunzione di alcol e, quindi, a una riduzione dei rischi per la salute.

Lo studio suggerisce che il bicchiere da due terzi (circa 378 millilitri) sia una misura più adatta per consentire alle persone di godersi una birra senza esagerare. Tuttavia, la questione non è solo di tipo sanitario, ma anche culturale: la pinta è considerata da molti come un simbolo dell’identità britannica e delle abitudini sociali legate ai pub. In sostanza, il vero dilemma è capire se sia davvero la pinta il problema o se, come sostengono alcuni, la cultura del bere nel Regno Unito vada ripensata in maniera più ampia.

Una questione di salute pubblica

Gli esperti di salute pubblica da anni puntano il dito contro il consumo eccessivo di alcol, evidenziando i numerosi rischi associati, dalle malattie epatiche ai problemi cardiovascolari. L’idea che ridurre le dimensioni della porzione standard possa aiutare a limitare il consumo non è nuova, ma ha trovato rinnovato slancio grazie ai dati raccolti nell’ambito dello studio di Cambridge.

Secondo il Guardian, i ricercatori sostengono che porzioni più piccole potrebbero non solo influire sulle quantità di alcol consumate, ma anche favorire un atteggiamento più moderato e consapevole verso il bere. Negli ultimi anni, il Regno Unito ha già introdotto nuove linee guida sul consumo di alcol, invitando la popolazione a limitarsi a 14 unità di alcol a settimana, equivalenti a circa sei pinte di birra. Nonostante questi sforzi, molti cittadini britannici superano regolarmente questa soglia, contribuendo a problemi di salute diffusi. L’introduzione della “birra media” potrebbe dunque rappresentare una risposta a queste problematiche, favorendo un consumo più responsabile. Tuttavia, resta da vedere se tale cambiamento verrà accolto positivamente dal pubblico, che potrebbe interpretarlo come un tentativo di alterare una tradizione consolidata.

La pinta, simbolo di una resistenza culturale

La pinta non è solo una misura, ma un simbolo. È associata al concetto di convivialità, al calore del pub e al piacere del tempo trascorso con gli amici. Ridurre la dimensione della birra servita al pub potrebbe essere percepito da molti come un attacco a questa tradizione. Secondo il Guardian, diversi gruppi di consumatori e associazioni legate al mondo dei pub si sono già espressi con scetticismo rispetto alla proposta. Alcuni vedono nella pinta un’istituzione inviolabile, qualcosa che va oltre la semplice questione delle dimensioni. Il timore è che ridurre la quantità di birra possa minare l’esperienza sociale del pub, un luogo che storicamente è sempre stato un punto di incontro centrale nella vita quotidiana britannica.

Non è la prima volta che le abitudini britanniche legate al bere vengono messe in discussione. Negli ultimi anni, il Regno Unito ha visto un aumento del consumo di birre artigianali e bevande a bassa gradazione alcolica, segno che una parte della popolazione è già incline a scelte più moderate. Tuttavia, la pinta rimane un punto fermo per molti appassionati di birra tradizionale.

Il vero problema è la pinta?

Ma è davvero la pinta il problema? Secondo alcuni esperti, la questione potrebbe essere più complessa. Il Regno Unito ha una lunga storia di consumo di alcol, che non si riduce solo alla quantità di birra in un bicchiere. Il consumo di alcolici è spesso legato a fattori culturali e sociali profondamente radicati, e limitarsi a ridurre la dimensione della birra potrebbe non essere sufficiente per cambiare le abitudini collettive.

Inoltre, sebbene la pinta sia un formato piuttosto grande, il vero problema potrebbe essere l’eccessiva disponibilità di alcol a basso costo e la sua pubblicità aggressiva. Alcuni studiosi sostengono che, piuttosto che concentrarsi sulla riduzione della pinta, sarebbe più efficace introdurre politiche che limitino l’accesso all’alcol, aumentandone i prezzi o regolando più severamente la vendita.

Un cambiamento possibile?

In definitiva, la proposta di ridurre la pinta in favore di un bicchiere da due terzi rappresenta un tentativo di affrontare il problema del consumo eccessivo di alcol da un punto di vista pratico. Tuttavia, per portare un cambiamento reale, potrebbe essere necessario un approccio più ampio che includa non solo la quantità di alcol, ma anche l’educazione e la sensibilizzazione sui rischi associati al bere eccessivo. L’idea di salutare per sempre la pinta potrebbe incontrare resistenze culturali, ma i sostenitori della proposta sono convinti che questo sia un passo necessario verso un futuro più sano. Resta da vedere se i britannici saranno pronti a dire addio alla loro amata pinta e a dare il benvenuto alla birra media.