Le opinioni sul passato, sul presente e sul futuro di Alitalia (oggi ITA) sono molto diverse. C’è anche chi considera il tentativo di salvataggio un’impresa disperata. Una cosa è certa, in poco meno di 50 anni la ex compagnia di bandiera è costata al contribuente circa 13 miliardi ai quali vanno sommate le risorse per gli ammortizzatori sociali, che hanno accompagnato ogni tentativo.
Il braccio di ferro con Bruxelles
Ora il dossier è a Bruxelles e il premier Mario Draghi difende la più recente ipotesi di salvataggio: “Se ci sono ragioni per trattar male Alitalia rispetto ad Air France le vedremo e non accetteremo discriminazioni arbitrarie”. Ora il dossier è a Bruxelles e il premier Mario Draghi difende la più recente ipotesi di salvataggio: “Se ci sono ragioni per trattar male Alitalia rispetto ad Air France le vedremo e non accetteremo discriminazioni arbitrarie”. Perché, al di là delle sorti del vettore italiano, c’è un tema sullo sfondo della crisi economica cresciuta nella pandemia – e il governo italiano ne è consapevole. Occorre salvare le imprese italiane dal tentativo di cannibalizzazione dei sistemi economico finanziari di mezzo mondo, a partire da quelli orientali per finire coi cugini d’Oltralpe.
Ritorno al “golden power”
Per correre ai ripari il governo cambia rotta sulle politiche industriali, al punto che il ministro dello Sviluppo, Giancarlo Giorgetti, ha messo mano ai criteri coi quali viene utilizzato il golden power, lo strumento che il governo può utilizzare per evitare la cessione di asset strategici a paesi stranieri.
Anche il presidente del Consiglio Mario Draghi ha condiviso la posizione del ministro dello Sviluppo Giorgetti. “Il golden power va utilizzato quando è necessario e nelle ipotesi previste dalla legge”, ha detto. E proprio sul profilo legislativo del golden power l’esecutivo, nell’ambito del Decreto Liquidità, ha definito alcune modifiche. Infatti, grazie al golden power l’esecutivo ha la facoltà di opporsi all’acquisto di determinate partecipazioni o comunque di dettare delle specifiche condizioni in merito. E può altresì apporre veti sull’adozione di particolari delibere aziendali.
Contro le scalate straniere
Gli ambiti sui quali è stato esercitato, fino a ieri, questo potere sono la Difesa, la Sicurezza nazionale, l’Energia, i Trasporti, le Comunicazioni. Con l’approvazione del Decreto Liquidità, pensato per fornire sostegno alle imprese travolte dal Covid-19, i poteri speciali dell’esecutivo si sono ampliati ed è stata prevista un’estensione delle prerogative governative anche ad altri settori, ora considerati strategici tra cui: l’Alimentare, l’Assicurativo, il Sanitario, il Finanziario. Proprio per evitare scalate di società estere che potrebbero avvicinarsi alle aziende tricolori per comprarle a prezzi di saldo.
(Foto: Alitalia)