Perché leggere questo articolo? Il colosso statunitense Apple potrebbe ricevere una delle multe più cospicue di sempre dalla Commissione Europea a seguito di comportamenti sleali. Tutto questo potrebbe riaccendere la guerra tra Bruxelles e le Big Tech, costrette dall’UE a condividere le informazioni sui loro servizi e ad attuare pratiche per far prosperare i rivali.
Secondo quanto riportato dal Financial Times, l’Unione Europea sarebbe pronta a multare Apple con una sanzione di mezzo miliardo di dollari. La decisione arriva dopo una lunga indagine antitrust della Commissione Europea a seguito di una denuncia del colosso svedese Spotify. Secondo questa indagine, infatti, Apple avrebbe violato la legge europea sull’accesso ai servizi di streaming musicale.
La denuncia di Spotify e le indagini dell’UE
Tutto è partito da Spotify che ha presentato nel 2019 un reclamo formale. Da quel momento Bruxelles ha indagato se Apple abbia effettivamente impedito alle app di informare gli utenti iPhone su alternative più economiche per accedere ad abbonamenti musicali al di fuori dell’App Store, violando quindi le leggi sulla concorrenza dell’UE. I risultati di questa indagine hanno portato la Commissione ad accusare l’azienda californiana di abusare della sua posizione di potere e di vietare le sue “condizioni commerciali ingiuste” per quanto riguarda le sue politiche di abbonamento ai servizi musicali.
La prima multa di Apple da parte dell’UE
Se dovesse essere effettivamente imposta, si tratterebbe di una delle sanzioni più consistenti che l’Unione Europea abbia mai imposto ad un’azienda tecnologica. Apple ha già dovuto affrontare altre multe in passato, come quella da oltre un miliardo di dollari imposta dalla Francia, poi contestata e ridotta in appello. Questa però risulterebbe la prima multa da parte dell’UE che precede l’entrata in vigore dello storico Digital Markets Act previsto per il mese prossimo. Questa nuova legge mira ad affrontare le pratiche anticoncorrenziali da parte dei grandi aziende tecnologiche come Apple, Amazon e Google.
Le modifiche di Apple per assecondare l’Unione Europea
“L’App Store ha aiutato Spotify a diventare il principale servizio di streaming musicale in tutta Europa. Speriamo che la Commissione Europea metta fine al perseguimento di un reclamo che non ha merito” ha dichiarato Apple a seguito della cospicua multa.
Il mese scorso l’azienda statunitense ha annunciato delle modifiche al suo software iOS e all’App Store nel tentativo di assecondare l’Unione Europea. Ma all’epoca Spotify affermò che la conformità di Apple era una farsa totale. Apple ha replicato affermando che i cambiamenti avrebbero offerto agli sviluppatori la possibilità di scelta, con nuove opzioni per elaborare i pagamenti.
La sentenza che riaccenderà la guerra tra Bruxelles e le Big Tech
Questa sentenza, secondo il FT, “riaccenderà la guerra tra Bruxelles e le Big Tech” in un momento in cui le aziende tecnologiche sono costrette a mostrare come stanno rispettando le nuove regole per aprire la concorrenza per far prosperare i rivali. La legge impone alle aziende tecnologiche di rispettare regole più rigorose e le costringerà a consentire di condividere informazioni sui loro servizi.
Nell’attesa della multa, Apple e UE non commentano la sentenza
Apple ha fatto riferimento a una dichiarazione dell’anno scorso in cui si era detta “contenta” che la Commissione avesse ridotto le accuse e aveva affermato che avrebbe affrontato le preoccupazioni promuovendo al tempo stesso la concorrenza. Sia Apple – che può rivolgersi ai tribunali dell’UE – che la Commissione Europea hanno deciso di non commentare la sentenza. La multa dovrebbe essere annunciata all’inizio di marzo.