Perché leggere questo articolo? I conti dell’Arcigay tornano. Un bilancio non stellare, ma trasparente e in crescita. Grazie soprattutto alle donazioni.
Giugno è il mese del Pride. Mentre le piazze delle principali città italiane si colorano di arcobaleno, Arcigay, l’associazione che insieme ad altre realtà organizza il Pride, presenta un bilancio con molti chiari e pochi scuri. Un bilancio non rilevante in termini di importi – parliamo pure sempre di una Aps, non certo di una multinazionale – ma ad Arcigay va riconosciuta una notevole trasparenza nel presentare i propri conti. Che in ogni caso sono in crescita.
Il “bilancino” di Arcigay in crescita
Arcigay pubblica regolarmente i suoi bilanci, con rigore e trasparenza abbastanza fuori dal comune. L’Associazione nata a Palermo nel 1980, oggi ha sede a Bologna. A giudicare dai costi dichiarati, è in affitto, in quanto non viene dichiarato il possesso di bene materiali o immateriali come costo. Il bilancio dell’associazione non è enrome, ma in utile di esercizio di 12.486 euro. Rispetto all’anno passato, le entrate sono aumentate, passando da 471mila a 482mila euro.
Il boom di tesseramenti e del 5×1000
Come riconosce la relazione del tesoriere: “è frutto del risultato positivo raggiunto grazie ad un attento lavoro di fundraising, al reperimento di contributi pubblici e grazie alla piena ripresa dell’attività associativa”. I ricavi ammontano a 434 mila euro, a cui va aggiunto il patrimonio vincolato per progettualità approvate nel corso dell’anno che termineranno nei prossimi anni per un importo pari a 381mila euro. I ricavi dai tesseramenti sono andati oltre le previsioni, con Arcigay che ha incassato oltre 20mila euro dalle quote associative. Anche le donazioni del 5×1000 hanno conosciuto un importante incremento.
I ricavi in aumento di Arcigay
La composizione dei ricavi includendo i fondi per i progetti accantonati ha conosciuto un balzo di oltre 800mila sull’anno precedente. Rispetto al 2022 Arcigay ha aumentato i ricavi del 12 per cento. Dei ricavi complessivi, il 79% arriva da contributi di privati. Il pubblico pesa per il 13% sul bilancio di Arcigay, contando 5 e 2×1000, oltre ai fondi pubblici della Regione Emilia Romagna, Unar, Ministero delle politiche sociali e dalla Comunità Europea. L’otto per cento dei ricavi arriva dai comitati territoriali.
Le aziende che sostengono Arcigay
Arcigay riceve vari finanziamenti da aziende private e fondazioni. Fondamentali sono state le collaborazioni per i progetti finanziati dalla Viiv Healthcare, da Gilead, UNAR e dalla comunità Europea. Infine con il proseguimento dell’attività nazionale di fundraising che nel corso del 2023 ha consentito di raggiungere straordinari risultati grazie in primis alle riconfermate collaborazione con Coop Italia e Paypal ma anche con le nuove sinergie attivate con Sephora, Capital Group, Mulac e altre.