Benzina? 270 euro in più a famiglia, secondo il Codacons. Un brutto risveglio. Soprattutto se si pensa che il caffè fa +3%. Doccia fredda. Non scherziamo, sale anche il prezzo di ghiaccioli e gelati nei parchi a tema. Come ogni anno per il portafoglio degli italiani è tempo di bilanci. Ci aveva già pensato lo scorso dicembre Federconsumatori a effettuato una stima preliminare sull’andamento dei prezzi e delle tariffe per l’anno alle porte. Le previsioni per il secondo anno pandemico erano tutt’altro che rosee: l’associazione a tutela dei consumatori stimava un aumento di oltre 750 euro per il 2021 a carico dei cittadini. Ora le previsioni diventano realtà.
Federconsumatori lancia l’allarme
All’atto pratico il monito si è rivelato veritiero, ma all’orizzonte sembrano profilarsi ulteriori rialzi.
“I rincari sono sotto gli occhi di tutti e accomunano diversi settori. La sensazione che abbiamo è che sia stata applicata una sorta di ‘tassa Covid’ che grava sulle spalle dei consumatori”. Questo è quanto ha dichiarato all’Huffington Post Giovanna Capuzzo, vicepresidente di Federconsumatori, che ha delineato un quadro di aumenti nel corso dell’estate.
Parrucchieri e centri estetici, essere belli costa di più
Un primo segnale d’allarme era arrivato dai primi scontrini della riapertura di inizio maggio: la ‘fase 2’ era iniziata all’insegna delle restrizioni e dell’aumento dei prezzi. Il Codacons ha denunciato un aumento medio del 25%, con picchi anche maggiori per parrucchieri e settori della cosmetica. Un surplus da due a quattro euro, con tanto di voce a parte sullo scontrino, giustificato dalle spese di sanificazione.
Aumentano le bollette di luce e gas
Ben più gravoso è l’aumento di luce e gas scattato il 1° luglio per le bollette del prossimo trimestre. La nuova tariffa è una stangata: +9,9% per la luce e +15,3% per il gas. L’Autority per l’Energia giustifica gli aumenti con “il forte aumento delle quotazioni delle materie prime e la decisa crescita dei prezzi dei permessi di emissione di CO2” e chiosa che senza l’intervento mitigatore del governo il rincaro avrebbe potuto arrivare anche al 20%. Coldiretti stime un aumento di circa 62 euro in media per le famiglie e prevede un netto aggravio sui costi delle imprese in una fase cruciale per la ripartenza del paese. La stangata rappresenta il più altro rincaro dal 2003 – da quando l’Authority effettua gli aggiornamenti – e il terzo di sempre per il gaso.
Vacanze, caffè e gelati. E la chiamano estate…
La voglia di mare potrebbe costare caro ai vacanzieri. Se si stima che una maggiore affluenza sulle spiagge italiane abbia prodotto un generale abbassamento delle tariffe degli stabilimenti, Federconsumatori denuncia un aumento degli abbonamenti stagionali e mensili stimabile al 3%. La strategia dei gestori è quella di favorire i bagnanti giornalieri. Si segnala poi un forte aumento delle prenotazioni per parchi acquatici, con i costi dei biglietti che calano del 7-10%. La fregatura è dietro l’angolo, con gli aumenti nascosti all’interno del parco: aumentano i costi degli alimenti per i visitatori (+3% per caffè e gelati). Nel complesso, una giornata in un parco acquatico alle famiglie costa l’1,6% in più rispetto al 2020.
Sale la benzina
Al mare o in montagne, ma anche in città, muoversi in macchina costerà di più con la benzina che sale alle stelle. Il self sale a 1,628 euro/litro, per il diesel il prezzo medio è a 1,489 euro/litro, valore massimo da gennaio 2020. Il Codacons stima un aggravio medio di 270 euro all’anno a famiglia. Un litro di benzina costa il 16% rispetto a un anno fa, il gasolio è a +15,5%. Per ogni pieno un automobilista spende 11 euro in più, 10 per il gasolio. Anche sul fronte noleggio auto sarà un’estate particolarmente dispendiosa, visti gli aumenti fuori controllo: mediamente +45%, ma si può arrivare a spendere quasi quattro volte di più (+227% nelle settimane centrali di agosto). Un aumento fisiologico che fa al pari con tutto il mondo del turismo, che vede picchi in aumento per i costi di hotel, aerei e villaggi vacanze. Dappertutto restrizioni e difficoltà nella ripartenza causano rincari.
di Stefano Marrone