Perché potrebbe interessarti? Al Senato è in corso l’esame del provvedimento decreto Aiuti quater. Lontano dall’attenzione mediatica concentrata sulla Legge di Bilancio, è stato assaltato con alcune proposte di modifiche che poco hanno a che fare con il sostegno contro i rincari delle bollette.
Dal supercommissario per l’autodromo di Monza alle risorse al Comune di Vibo Valentia, in stato di dissesto finanziario, l’assalto degli emendamenti al decreto Aiuti quater, in esame in commissione Bilancio al Senato, sta andando avanti. Un’operazione realizzata lontano da occhi indiscreti, visto che l’attenzione è rivolta alla manovra economica, attualmente alla Camera, che ha richiesto già un vertice tra governo e capigruppo di maggioranza a Palazzo Chigi. E per cui si prevede un bel po’ di tensione nel centrodestra.
Poco a che fare col caro bollette
Tant’è che tra tante incertezze, a Palazzo Madama c’è un punto fermo: sono in corso di valutazione le proposte di modifiche del decreto licenziato per rinforzare le misure anti-crisi, dopo i rincari della bolletta energetica. Ma molte iniziative poco hanno a che fare con il gas, sembra che si cerchi di parlare agli elettorati di riferimento. La questione più mediatica è l’emendamento “salva-calcio”, pensato per spalmare i debiti delle società su più anni.
Un tema più che mai attuale. Solo che il testo è stato bocciato dal governo, prima dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e poi dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Per la serie: comunque “c’hanno provato”. Sempre dall’ambito dello sport, in particolare del calcio, arriva l’emendamento ideato direttamente da Claudio Lotito sulla stretta da parte dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni contro la «violazione dei diritti d’autore online relativi agli eventi sportivi diffusi in diretta».
Cosa bolle nella pentola del decreto Aiuti quater
Si tratta, certo, di un’azione anche meritoria per contrastare la pirateria dello streaming; ma non si può non cogliere che il proponente sia, da patron della Lazio, parte in causa. E molto interessata. Un modo di auto-tutelare i propri legittimi interessi. Ma sono anche altri gli emendamenti che parlano a settori o territori specifici. La Lega, con una proposta lanciata dal capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo, chiede la nomina di un commissario per la celebrazione del centenario dell’autodromo di Monza.
Già nell’ultima manovra, quella varata dal governo Draghi, c’era stato uno stanziamento ulteriore di 20 milioni di euro per garantire le opere necessarie. Anche in quel caso la novità fu introdotta durante l’iter parlamentare, ma sotto la spinta precisa dell’allora ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, che indicò una riformulazione più circoscritta sull’impiego di quelle risorse per la struttura di Monza. L’intervento economico non basta più, evidentemente.
Le proposte della Lega
I leghisti vogliono un passo in avanti. Bypassare le procedure tradizionali con l’indicazione di una figura, da parte del presidente della Regione Lombardia, che possa favorire i lavori. E proprio l’ex ministro Garavaglia ha firmato un emendamento per dare 12 milioni di euro; 2 milioni di euro subito e altri 10 milioni per il 2023, allo stabilimento termale di Montecatini. Il motivo? Deve far fronte alla crisi energetica. Difficile però spiegare perché sia preferito a tutti gli altri presenti sul territorio nazionale.
Adriano Paroli, senatore di Forza Italia, ha messo nero su bianco l’idea di stanziare la cifra di 2 milioni di euro «al comune di Vibo Valentia in stato di dissesto finanziario». La città è amministrata dalla collega di partito, Maria Limardo, vincitrice delle elezioni nel 2019 a capo di una coalizione di centrodestra.
Aiuti quater e opposizioni
Anche dal centrosinistra arrivano dei testi con obiettivi specifici. Il Partito democratico ha manifestato la volontà di aumentare i finanziamenti alle Province che, nonostante le promesse del passato, sono sempre in piedi. Il senatore dem, Antonio Misiani, in uno degli emendamenti al decreto Aiuti quater ha chiesto un incremento di fondi per gli enti locali nel suo complesso. Nello specifico, però, del totale degli interventi previsti, 120 milioni di euro debbano andare «in favore delle città metropolitane e delle province» già nel 2022. Il Terzo Polo, per mano della renziana Raffaella Paita, spinge affinché siano dati 60 milioni di euro agli istituti paritari scolastici. Ognuno, insomma, ha la propria bandierina da piazzare.