Perché leggere questo articolo? L’Inter ha ufficializzato Betsson come nuovo sponsor. Trenta milioni all’anno a tanti saluti ai discorsi contro il gioco d’azzardo.
“Desta stupore e profonda preoccupazione la notizia dell’accordo tra la società dell’Inter e la Betsson Sport, nuovo ‘official main partner’ della squadra campione d’Italia“. Agli organizzatori di Mettiamoci in gioco, la campagna nazionale di prevenzione ed intervento contro il fenomeno della ludopatia, il nuovo sponsor dell’Inter non piace proprio.
Betsson e la sponsorizzazione dell’Inter
I campioni d’Italia hanno da poco ufficializzato un contratto di sponsorizzazione con Betsson Sport. L’accordo è stato comunicato con soddisfazione dalla società nerazzurra: “Il più grande accordo di sponsorizzazione di maglia nella storia del club”. E non poteva essere altrimenti: l’Inter riceverà da Betsson 30 milioni di euro per quattro stagioni. Come riporta la newsletter Futbolitix di Giovanni Armanini, si tratta di “tanto quanto il valore dell’attuale contratto tra il Milan e Emirates. In attesa di sapere quanto riuscirà ad ottenere la Juventus si tratta dei due sponsor di maggiore entità in Serie A“.
Il marchio del nuovo sponsor sarà presente sulle maglie dei giocatori in tutte le competizioni: Serie A, Champions League e Mondiale per club della Fifa. “Una pagina storica per noi – ha detto il managing director Italy di Betsson, Stefano Tino – per il club e per tutti i tifosi”. Soddisfazione bipartisan, a cui non sembrano aggiungersi le associazioni per il contrasto al gioco d’azzardo e alcuni politici.
Con buona pace dei discorsi contro la ludopatia
La notizia dell’accordo ha destato non poco “stupore e preoccupazione”. Le associazioni parlano di “un netto passo indietro nella lotta alle ludopatie, che secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità colpiscono oltre un milione di persone nel nostro Paese. Una dipendenza che nell’ultimo anno è emerso non risparmiare nemmeno calciatori di squadre di serie A e della Nazionale.
Il deputato del Movimento 5 Stelle Gaetano Amato ha impugnato l’accordo in quanto ritiene che violerebbe il divieto di pubblicità alle scommesse sportive inserito nel decreto Dignità del 2019. Eppure, l’Inter non è la prima squadra a essere sponsorizzata da Betsson. L’azienda è official partner del Napoli e di altri club ma ha contratti con altre società di basket, pallavolo, pallamano, rugby e pallanuoto.
Betsson e gli altri: fatta la legge, trovato l’inganno
“Betsson Sport è ufficialmente un sito di infotainment (informazione e intrattenimento, ndr), ma fa parte della nota galassia Betsson Group, una società di scommesse che opera da decenni in oltre 20 Paesi distribuiti in tre continenti“. Questa è l’accusa lanciata da Mettiamoci in gioco a Betsson Sport, un sito che non si configura come testata registrata. L’associazione denuncia come dietro la promozione dello sport si nasconderebbe in realtà una strategia volta ad aggirare le leggi italiane che vietano la pubblicità del gioco d’azzardo.
La campagna (promossa da un pluralità di associazioni, istituzioni ed enti del Terzo settore, tra cui Cnca e Avviso pubblico), ricorda che dal 2018, con il cosiddetto Decreto Dignità è stato introdotto “il divieto di realizzare pubblicità, anche indiretta, comunque effettuata e su qualunque mezzo, relativa al gioco d’azzardo“. Laconica la replica di Massimo Capitanio (Lega) di Agcom: “Il logo sulla maglia sarebbe quello di un sito di intrattenimento sportivo. Finché resta tale, non mi sembra rientri nella fattispecie vietata dal decreto Dignità“.
Decreto Dignità? Le scommesse in Italia valgono 150 miliardi
Al di là del caso Betsson-Inter, viene da chiedersi quale sia stata l’efficacia delle politiche di contrasto al gioco d’azzardo con il Decreto Dignità. La risposta è abbastanza eloquente: nessuna. La stessa Mettiamoci in gioco segnala che i primi dati non ufficiali indicano in 150 miliardi di euro le giocate degli italiani nel 2023. Un dato in crescita rispetto alle ultime rilevazioni ufficiali nel Libro Blu dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli secondo cui nel 2022 gli italiani hanno speso 136 miliardi nel gioco d’azzardo. Le scommesse sono il terzo settore economico in Italia. Un importo maggiore alla spesa sanitaria (128 miliardi), quella educativa (52 miliardi) e la somma dei bilanci di tutti i comuni italiani di tutti i comuni italiani (77 miliardi) e rappresentando il 36,20 per cento del gettito erariale dello Stato. Siamo sicuri che il proibizionismo sia una soluzione?