Perché leggere questo articolo? Si parla da anni della crisi delle grandi aziende tecnologiche ma i dati disponibili descrivono la situazione opposta. Queste aziende, da Amazon a Netflix, registrano miglioramenti che rassicurano gli investitori. Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha venduto 12 milioni di azioni della propria azienda (ed entro la fine dell’anno ne venderà altre 50 milioni) intascando più di due miliardi di dollari. Nel frattempo l’Intelligenza Artificiale diventa la vera grande sfida delle Big Tech.
Da qualche anno si continua a parlare della crisi delle Big Tech. Nel 2022 e 2023, diversi colossi tecnologici sono corsi ai ripari con i licenziamenti dopo aver incrementato i posti di lavoro nel 2020 durante la crisi pandemica anche grazie all’aumento del tempo libero e dell’utilizzo delle tecnologie. Meno di un anno fa sono stati annunciati migliaia di licenziamenti da parte di Meta, Netflix e X solo per citarne alcuni. Questi dati allarmanti hanno fatto immediatamente pensare allo scoppio della bolla delle grandi aziende tecnologiche che hanno ricorso a licenziamenti di massa preoccupando il mercato e gli investitori.
La grande crescita di Netflix e Amazon nel 2023
Da qualche mese però, consultando i dati effettivi delle Big Tech nei mercati finanziari, si può notare un evidente miglioramento e le loro performance sono in costante aumento. Netflix ha addirittura performato meglio delle previsioni, con i ricavi che sono saliti a 8,8 miliardi di dollari e con utili superiori a 900 milioni di dollari nell’ultimo trimestre del 2023, arrivando a superare i 260 milioni di abbonati anche grazie alla sua vasta offerta di serie tv e film. Allo stesso modo, Amazon ha sorpreso il mercato con vendite oltre le aspettative, chiudendo il 2023 con un fatturato di 170 miliardi di dollari, stimolato da un periodo natalizio da record. Gli utili sono saliti a 10,6 miliardi di dollari, un notevole aumento rispetto all’anno precedente.
Come si prospetta il futuro delle Big Tech
Questi dati, insieme alle ristrutturazioni interne delle aziende dopo anni di continue assunzioni, hanno portato ad una grande fiducia da parte degli investitori ed esperti che sembrano promettere un futuro brillante nonostante le difficoltà passate. Netflix ha dichiarato di aspettarsi una crescita dei ricavi per il 2024 grazie all’investimento pubblicitario che non è ancora un fattore primario di crescita dei guadagni ma che lo diventerà a partire dal 2025. Anche il futuro dell’azienda di Jeff Bezos sembra promettere molto bene nei prossimi anni con il lancio delle consegne aeree con i droni in Italia a partire dalla fine del 2024 e con grandi novità come un accordo con la casa farmaceutica Amgen per lo sviluppo di farmaci del futuro e il lancio di Rufus, l’assistente virtuale frutto dell’Intelligenza Artificiale.
Jeff Bezos continua ad intascare miliardi e sfida Elon Musk
In questo clima vantaggioso per le aziende tecnologiche, Jeff Bezos ha venduto circa 12 milioni di azioni dell’azienda (poco più dell’1% delle sue azioni) per un valore totale di 2 miliardi di dollari e pare intenzionato a venderne altri 50 milioni entro la fine di quest’anno. Tutto questo succede nel momento in cui il prezzo delle azioni del colosso delle vendite online ha il valore più alto degli ultimi due anni. Il fondatore di Amazon per merito di questa importante vendita si avvicina sempre di più ad Elon Musk alla vetta della classifica delle persone più ricche del mondo, dovuto anche alla decisione del tribunale del Delaware di non riconoscergli il compenso di quasi 60 miliardi di dollari che la Tesla gli aveva riconosciuto.
Il report del Guardian che gonfia la bolla Big Tech
Questa presunta crisi delle Big Tech della quale tanto si parla negli ultimi anni si scontra quindi con i dati estremamente positivi dell’ultimo periodo di aziende come Netflix e Amazon che continuano a crescere portandosi dietro risultati che confortano gli investitori. Il forte aumento dei ricavi porta a miglioramenti significativi dei grandi colossi tecnologici, tra cui importanti collaborazioni e l’utilizzo sempre più massiccio dell’Intelligenza Artificiale. Secondo quando riportato dal The Guardian, infatti, le aziende ritengono fondamentale tagliare i costi nelle aree che non producono entrate e raddoppiare l’IA che quindi rappresenta la vera sfida del futuro delle Big Tech.