Non ha risentito molto del cambio di governo, per adesso, la società romana di comunicazione integrata “The Washing Machine”.
The Washing Machine, l’anno prossimo si prefigura assai proficuo
E l’anno prossimo si prefigura assai proficuo, dopo la vittoria della gara pubblica indetta da Ports of Genoa” – del valore di 2,4 milioni di euro – per la realizzazione di una campagna di comunicazione integrata “rivolta ad un pubblico internazionale, nazionale oltreché locale”.
The Washing Machine, utile di 200mila euro
Intanto, il bilancio depositato da Alessandra Furfaro, presidente della società e fondatrice insieme a Mimmo Di Lorenzo, racconta di un utile di 200mila euro a fronte di un risultato “stabile” a livello di fatturato: 1 milione 328mila euro contro 1 milione 383mila euro. Merito della riduzione dei costi della produzione di 200mila euro, dove si registrano 400mila euro di risparmi nell’acquisto di materie prime e merci a fronte però di un aumento di circa 200mila euro tra salari, stipendi e servizi.
The Washing Machine può contare su solidi rapporti con gli enti romani
The Washing Machine del resto può contare su solidi rapporti con gli enti romani. Da un lato il Comune di Roma: TWM Politics, la divisione politica della creatura di Furfaro, ha contribuito alla vittoria di Gualtieri. Su Formiche.net Giovanni Diamanti raccontava come “sul fronte creativo le redini le ha avute Alessandra Furfaro di The Washing Machine“. Un rapporto quindi consolidato con il centrosinistra romano.
Al quale va aggiunto il rapporto solido con Regione Lazio: le campagne Mercoledì Stellari, Lazio, Terreno Fertile (valore 400mila euro), Creativi Digitali. E poi i ministeri, con i governi passati: campagna di educazione finanziaria del MEF, campagna per la conferenza sul Futuro dell’Europa (con il varo anche di un sito: “latuaparolaconta.it o latuaparolaconta.eu”, entrambi non più online). Tutto nel solco di un centrosinistra anche moderato. Non a caso nel 2016 realizzò una campagna per il referendum costituzionale (in favore della riforma Renzi-Boschi), e – ancora più indietro, nel 2013 – la promozione del libro “20 anni di Berlusconi”, edito dal Foglio.
Insomma, fin qui tutto bene. E grazie ai porti di Genova anche il futuro si prospetta roseo, malgrado il centrosinistra non sia più in plancia di comando al governo del Paese.