Parlando dell’abitazione del futuro si finisce sempre per immaginare robot-maggiordomi e la diffusione di apparecchi per la smart home come Alexa o Google Home. Il sito specializzato Apartment Therapy ha però deciso di approfondire la questione intervistando professionisti, designer e architetti per indagare le tracce di futuro a nostra disposizione, e delineare le caratteristiche della casa del futuro. Tra i trend di maggior rilievo c’è la personalizzazione dell’arredo, nel nome della funzionalità e della comodità. Avendo passato un anno intero barricati in casa, molte persone vogliono più ordine e comodità – in cucina, per esempio, dove si sta registrano un boom di richieste per armadi e ripiani su misura. Funzionalità, comodità, innanzitutto, quindi, ma anche una nuova attenzione per il decoro: se da un lato continua l’effetto Instagram – palette di colori tenuti, tappeti da fotografare, una casa che è un po’ il set per i social –, cresce il desiderio di pace e relax. In tempi così frenetici e incerti, insomma, almeno la propria casa deve dare un senso di serenità. Abbiamo quindi due tendenze opposte: più spazio per l’ufficio di casa, dove poter lavorare e fare riunioni da remoto, ma anche per i cosiddetti “zen pod”, stanze o angoli dove rilassarsi e staccare. Passeremo più tempo a casa, secondo molti degli intervistati. E non perché la pandemia ce lo imporrà ma perché le abitudini cambieranno, tra il delivery ormai diventato prassi, lo smart working e l’offerta di intrattenimento in streaming. Tanto vale starci bene.