“Dà l’idea del rammendo fin dal nome, Fili. La possibilità di ridefinire spazi urbani attraverso la ricucitura di aree industriali dismesse”. Così Andrea Gibelli, Presidente di FNM definisce quello che è considerato uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana ed extraurbana in Europa. Un progetto fortemente sostenuto da Regione Lombardia con oltre 210 milioni di euro.
Fili si delinea come un imponente disegno di riqualificazione dei principali centri di connessione di FERROVIENORD, promosso da Regione Lombardia, FNM, FERROVIENORD e Trenord. Il tutto attraverso l’adozione di soluzioni all’avanguardia nel disegno architettonico e nel segno della sostenibilità ambientale.
Ai microfoni di True-News.it Andrea Gibelli, Presidente di FNM illustra i punti-chiave di Fili, i suoi impatti sul territorio e il ruolo di Regione Lombardia.
Fili, oltre 210 milioni l’investimento di Regione Lombardia
“Fili sfrutta tutte le delibere della Giunta Regionale, le leggi del Consiglio regionale proposto da Attilio Fontana sulle grandi tematiche della sostenibilità”, ha dichiarato Gibelli. “Prima fra tutti è la legge sulla rigenerazione urbana legata al consumo del suolo. L’obiettivo è usare meglio quello che abbiamo grazie a un indirizzo molto preciso dal punto di vista normativo”. Secondo elemento identificato dal numero uno di FNM è il Piano Lombardia. “Il Piano offre la capacità di sfruttare degli investimenti importanti che la Regione ha fatto sulle infrastrutture, oltre a vari strumenti di pianificazione che riguardano la riforestazione, il contenimento dei fumi, e quindi la qualità dell’aria, e l’inquinamento sia acustico che luminoso. Il tutto mettendoli insieme, cucendoli. Ed è così che cresce Fili”.
Fili è uno dei progetti bandiera di Regione Lombardia che ha investito, attraverso vari strumenti, oltre 210 milioni di euro. Un investimento non solo economico, ma che punta alla trasformazione e innovazione del territorio all’insegna di un nuovo modo di concepire il rapporto uomo, città e ferrovia.
Fili, l’asse Milano-Malpensa in previsione delle Olimpiadi 2026
L’asse Milano-Malpensa, corridoio fondamentale per le Olimpiadi di Milano Cortina 2026, si presenterà come una intera arteria di nuovi scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità. Un viaggio nell’evoluzione tecnologica e biotecnologica delle stazioni di Milano Cadorna, Milano Bovisa, Saronno e Busto Arsizio e delle aree ad esse adiacenti.
A proposito di Bovisa, del Campus Nord e della Goccia avevamo parlato con il Direttore del Politecnico Dragoni in questa video-intervista.
Nel complesso si tratta di un intervento di oltre 188.000 metri quadrati che arriverà a coinvolgere progetti per un totale di 2 milioni di metri quadrati all’interno della Lombardia. FILI comprende inoltre la piantumazione di migliaia di alberi, la creazione di una superstrada ciclabile di 54 km fra la stazione di Milano Cadorna e l’aeroporto di Malpensa, la realizzazione di una Foresta Sintetica Pensile presso la stazione Milano Cadorna che produrrà ossigeno per la città di Milano. Un progetto all’insegna dei valori dell’inclusività urbana e sostenibilità ambientale, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile ONU all’interno dei quali il progetto si sviluppa.