L’estate sta portando a un vero e proprio ottovolante delle borse americane e, a cascata dei listini di tutto il mondo. Fine luglio e inizio agosto sono state le settimane della grande incertezza e dell’arretramento netto di indici e listini globali a partire dagli States. Il periodo ferragostano ha invece segnato una netta inversione di tendenza dettata dal sereno riportato da dati macroeconomici favorevoli.
Il cambio di orientamento dei mercati
“Dopo quattro settimane consecutive di ribassi, l’S&P 500 ha finalmente invertito la tendenza, con tutti e undici i settori in crescita”, commenta Gabriel Debach, Market Analyst di eToro. Questa ripresa, sottolinea Debach, “ha portato l’indice alla sua migliore performance settimanale dall’ottobre 2023, una data che segnò l’inizio di un rally che portò l’indice a un aumento del 37% fino ai massimi dello scorso luglio”.
Dati positivi e indicatori prospettici che mostrano uno sviluppo non traumatico per l’economia americana lasciano ben sperare, almeno secondo i dati finanziari di Wall Street. Il grande dilemma, che già test come il Prime Day non avevano sciolto, era uno: l’America rischia la recessione prima della fine del rialzo dei tassi? Debach nota che la borsa sembra aver cambiato prospettiva perché “la spinta recente è stata alimentata da dati macroeconomici positivi, che hanno riacceso l’ottimismo tra gli investitori, alimentando la speranza che l’economia statunitense possa evitare una recessione”.
Parola alla Fed sulle borse
Ci si aspetta un possibile taglio dei tassi da parte della Fed di Jerome Powell a settembre, un aumento del circolo del denaro e dunque effetti positivi sul ciclo del credito e l’economia reale. Già questa settimana sapremo qualcosa, come ricorda Debach: “Questa settimana l’attenzione degli investitori sarà rivolta alla Federal Reserve, con il Jackson Hole Economic Symposium che inizierà giovedì. Diversi banchieri centrali di spicco prenderanno la parola, tra cui il presidente della Fed, Jerome Powell, previsto per venerdì. Con la banca centrale sul punto di abbassare i tassi di interesse da un massimo di oltre due decenni, i commenti di Powell saranno attentamente monitorati per qualsiasi segnale su come la Fed stia valutando l’economia, soprattutto in seguito ai recenti dati sull’occupazione. Prima di allora, i verbali della riunione di luglio potrebbero fornire preziosi indizi”. Con, sullo sfondo, una campagna elettorale all’ultimo voto tra Donald Trump e Kamala Harris in cui l’economia apparirà in fin dei conti il vero oggetto del contendere.