Ieri l’incontro con la Regione Toscana e le istituzioni locali, oggi l’appuntamento al Mise, per decidere il futuro della Gkn di Campi Bisenzio. Ballano 422 posti di lavoro e altrettante famiglie che, nell’era della pandemia, contano su di un futuro il più solido possibile.
Le tre domande dei lavoratori alla dirigenza di Gkn
Dopo l’invio delle lettere di licenziamento i lavoratori e il collettivo che li rappresenta non vanno per il sottile. “Abbiamo chiesto a più riprese di sapere:
1) Cosa vende Gkn? Il capannone, il ferro a rottame, le commesse, il terreno, il rame nei fili elettrici, i topi di Capalle, la società? Senza questa basilare informazione, qualsiasi discussione è fuffa:
2) Qual è il piano di reindustrializzazione approntato dall’advisor? Se si sono trovate delle manifestazioni di interesse, le si sarà selezionate sulla base di un piano. Quale?
3) Chi sono questi compratori? Guarda caso queste informazioni, appena si è lì per lì per conoscerle, svaniscono o non si presentano”, conclude il collettivo dei lavoratori.
Oggi il decisivo incontro al Mise con il fondo finanziario Melrose
E visto che si discute del loro futuro, gli interrogativi sono tutti plausibili. Ora siamo ad una svolta. Oggi al Mise l’azienda, col fondo finanziario Melrose che la controlla, metterà (si spera) le carte in tavola. E dalle indiscrezioni sembra che all’orizzonte dell’azienda di Campi Bisenzio ci siano prospettive interessanti. Due le ipotesi più serie: macchinari per l’industria farmaceutica o per produrre componenti per energie rinnovabili. Ieri l’advisor scelto dalla proprietà (l’imprenditore Francesco Borgomeo) ha presentato alle istituzioni locali e ai sindacati le quattro manifestazioni d’interesse. I nomi non ci sono ancora (per prudenza) ma tra i candidati ci sarebbero un gruppo farmaceutico e un’impresa che punta sulle rinnovabili. Secondo l’advisor la trattativa potrebbe prendere la piega giusta in tempi brevi. L’ostacolo maggiore (i licenziamenti) è stato rimosso e oggi, davanti alla viceministra Alessandra Todde, potrebbe avviarsi a soluzione la crisi della Gkn, con un solido progetto di reindustrializzazione.