Una scuola riscaldata a idrogeno a Carpi (l’istituto Meucci, che dal prossimo settembre sarà in grado di riscaldare la palestra con un investimento di 350mila euro); un’industria ceramica alimentata a idrogeno nel Reggiano; un’autostrada, l’A22, dotata di “pompe” per veicoli a idrogeno: sono tre progetti pilota a livello nazionale presentati a Modena che, sommati all’«Hydrogen innovation center» lanciato la scorsa primavera da Snam con l’UniMore (per costruire un’alleanza strategica tra imprese e mondo della ricerca, focalizzata in primis su automazione e mobilità) valgono alla provincia emiliana il titolo di “hydrogen valley” d’Italia e il ruolo di modello da scalare di sperimentazioni concrete e funzionanti sia nel pubblico sia nel privato all’insegna della transizione green. Proprio mentre le grandi potenze del pianeta si arrovellano a Glasgow per la COP26 per capire come ridurre le emissioni di CO2 e salvare il clima. Lo scrive Il Sole 24 Ore. Ma anche la Lombardia si difende. Dopo l’avvio dell’operazione treni a idrogeno di FNM, da qualche settimana è partito il progetto per portare all’aeroporto di Malpensa l’idrogeno, perché la prossima tappa (suggerita dalla Ue) è rappresentata dagli aerei a idrogeno verde.
La svolta green è anche sentimental-ecologica?
E pensare che c’è ancora qualcuno che pensa alla svolta green del pianeta come ad una scelta sentimentalecologica. A partire dai seguaci di Greta Tumberg, per arrivare alla schiera dei no-tutto. In realtà la conversione green è un mega affare, per molti. Un esempio? Cinquemila miliardi di dollari. O, più sinteticamente, 5 trilioni. È il controvalore di green bond da emettere entro il 2025 per arginare la crisi climatica. È quanto viene stimato da Climate Bonds Initiative (Cbi), la “bibbia” dei green bond che fornisce un puntuale monitoraggio delle obbligazioni verdi. A puntare sulla mega cifra è Sean Kidney, ceo di Climate Bonds Initiative.
Torna il Salone internazionale delle due ruote a Milano
L’edizione numero 78 dell’Esposizione internazionale delle due ruote (questo il nuovo nome di Eicma) si terrà da giovedì 23 a domenica 28 novembre, dalle 9.30 alle 18.30, alla Fiera Milano a Rho. Grandi assenti saranno Bmw, Ducati, Ktm e Husqvarna, ma non mancheranno certo le novità dalle Case che hanno scelto di partecipare, in primis le quattro giapponesi, il Gruppo Piaggio, Mv Agusta e Triumph. Certo il mercato delle due ruote ha subito un colpo col lockdown ma si sta riprendendo. E a sostenerlo c’è anche l’ondata di scooter in car sharing che le grandi città hanno deciso di mettere a disposizione di chi si muove.
L’evoluzione delle tecnologie in agricoltura
Verde su verde. E infatti i dati monitorati dall’Osservatorio Smart Agrifood della School of Management Politecnico di Milano e del Laboratorio RISE (Research & Innovation for Smart Enterprises) dell’Università degli Studi di Brescia tratteggiano uno scenario in grande evoluzione per le nuove tecnologie in agricoltura. “Aumento del ricorso agli strumenti di Agricoltura 4.0 come delle nuove generazioni di macchine agricole e di robot insieme a una nuova forte domanda di connettività nelle campagne – spiega Chiara Corbo condirettore dell’Osservatorio Smart Agrifood insieme ad Andrea Bacchetti – farà di certo aumentare la necessità di elettrificazione. Anche se – va ricordato – il ricorso alle nuove tecnologie in più di un caso consentirà anche di ridurre altri consumi energetici come quelli di carburanti L’elettricità è stata utilizzata finora solo laddove c’era bisogno di macchine per il sollevamento, la trasformazione e la movimentazione delle merci e la gestione dell’acqua. Ambiti nei quali l’avvento della Smart Agriculture porterà a un sicuro efficientamento del ricorso all’energia in azienda. La transizione energetica e l’elettrificazione coinvolgeranno in maniera significativa l’agricoltura. “Si diffonderanno veicoli e trattorini elettrici – conclude il responsabile di Confagricoltura – ma molte aziende investiranno anche sul fotovoltaico, ad esempio nel riscaldamento delle serre finora legato soprattutto al gasolio. In quest’ottica molto dipenderà dalla fine delle agevolazioni al gasolio agricolo che si intravede all’orizzonte e che di certo accompagnerà questo processo insieme alla progressiva riduzione dell’accisa sulle fonti alternative che le renderà più competitive per produrre energia elettrica necessaria al riscaldamento e alle macchine agricole. Come Confagricoltura abbiamo chiuso un accordo con EnelX per l’efficientamento energetico nelle nostre aziende e che punta anche a rafforzare il capitolo dell’autoproduzione”.
Chiara Ferragni punta su Nespresso
Non perde un colpo Chiara Ferragni, di professione influencer. Mentre il marito, Fedez, gioca con le parole, lei fattura. Ora è la volta dell’intesa con Nespresso, griffando per l’estate prossima con il suo stile alcune delle più amate macchine e accessori dell’azienda che ha avuto fra i suoi testimonial anche George Clooney. La serie di iniziative presentate in questi giorni, fanno sapere da Nespresso, è solo la prima tappa di una collaborazione che proseguirà nei prossimi mesi. Il progamma prevede il lancio della collezione a ricette di caffè ispirate all’estate ma anche momenti di incontro con i fan dell’influencer e di Nespresso. “Quando ho incontrato per la prima volta il team di Nespresso sono rimasta affascinata – spiega la blogger – anche da tutte le iniziative legate ai temi di sostenibilità e riciclo, a cui mi piacerebbe prendere parte e dare il mio contributo quanto prima”. La forza della sostenibilità!