Stretta sul reddito di cittadinanza
Reddito di cittadinanza come il Bingo. Per il 2022 è stato finanziato con 1 miliardo aggiuntivo, portando a circa 8,8 miliardi la dote complessiva, per dare un sostegno economico a 1,37 milioni di percettori, un numero al livello del 2021, ma in crescita rispetto a 1,23 milioni del 2020. La normativa diventa più stringente: al primo rifiuto di un’offerta di lavoro congrua il percettore “occupabile” del Reddito di cittadinanza (circa un terzo della platea di oltre 3 milioni di persone) si vedrà decurtare mensilmente l’importo di 5 euro (addirittura!), al secondo “no” si vedrà revocare il sussidio (attualmente sono possibili tre rifiuti). Ma la lotteria dei furbetti non si ferma mai. L’ultima truffa, in ordine di tempo, scoperta dalla Guardia di Finanza riguarda un manipolo di cittadini rumeni – mai arrivati in Italia – che grazie al raggiro organizzato dai loro connazionali, in combutta con alcuni Caf disinvolti – ha dirottato alcune decine di milioni destinati al Reddito di cittadinanza nelle tasche dei furbacchioni. E’ stato così possibile, scrive il gip Teresa De Pascale, venire a capo di “un fenomeno criminale organico e unitario, con numerose altre domande inoltrate da persone residenti in quei comuni, all’Inps di Milano, in cui i soggetti dichiaravano falsamente di risiedere in Milano”.
La sensibilità ambientale cresce
Lo chiamano effetto Greta ma probabilmente è la green economy a tirare di più. Cresce il numero di studenti che quest’anno si sono iscritti a facoltà con un occhio alle tematiche ambientali. All’università Bicocca di Milano +32 per cento di iscritti a Scienze e tecnologie per l’ambiente. Un trend che si inserisce in quello più ampio che mostra un interesse crescente per le materie Stem, anche (finalmente) da parte delle studentesse. “Quest’anno abbiamo notato un cambio di rotta: una scelta in generale più orientata verso le lauree Stem e una nuova sensibilità ambientale. Noi adulti dobbiamo comprendere che non si torna indietro”, spiega nel Reportage di Radio 24, la rettrice Giovanna Iannantuoni, che nel 2019 ha preso il posto dell’attuale ministra dell’università e della ricerca Cristina Messa. “Scienze ambientali, biotecnologie, scienza dei materiali, ma anche fisica, informatica, Data Science”, sono le specializzazioni più richieste. “Ma voglio sottolineare come noi riserviamo un’attenzione particolare a questo tema in tutti i nostri corsi. L’anno scorso, in pieno lockdown, abbiamo fatto una lezione zero sulla sostenibilità aperta a tutti i corsi di laurea. Ricordo un successo incredibile, con più di quindicimila ragazzi collegati online per ascoltare la lezione”
La lotta del marchio Ac Milan
Fiera delle due ruote, nuovo click day (per Valentino Rossi)
La Russia guarda al digitale
Per i nostalgici della grande madre Russia una notizia forte: la Russia apre a un prototipo della piattaforma digitale del rublo all‘inizio del 2022 e lo testerà l‘anno prossimo prima di prendere una decisione finale sul lancio della valuta digitale del paese. Lo ha annunciato la governatrice della Banca centrale russa Elvira Nabiullina – e ne scrive il quotidiano Il Giorno – intervenendo alla 30sima conferenza del Bank of Finland Institute for Emerging Economies (Bofit). Nei piani della banca centrale russa, il rublo digitale avrà lo status di valuta reale (Legal tender) e negozi e imprese saranno obbligati ad accettarlo. Già lo scorso luglio la banca centrale russa aveva dichiarato di voler completare lo sviluppo del prototipo del rublo digitale a dicembre e iniziare i test a gennaio 2022. Test che si svolgeranno in più fasi nell’arco dei mesi successivi con l’obiettivo di stabilire una tabella di marcia per la realizzazione finale del rublo digitale. Il progetto sul rublo digitale – ha dichiarato Olga Skorobogatova, primo vice governatore della Banca di Russia – mira a creare nuove infrastrutture di pagamento per migliorare la disponibilità di pagamenti e di bonifici e per ridurne i costi per le famiglie e per le imprese. Per la comodità del suo utilizzo, dobbiamo garantire la possibilità di passare senza difficoltà tra il rublo cartaceo e quello digitale. Ecco perché è molto importante per noi collaborare con i partecipanti in tutte le fasi del progetto pilota. Per organizzare questa cooperazione, abbiamo costituito il primo gruppo pilota di banche affinché abbiano il tempo sufficiente per preparare tecnicamente e tecnologicamente i propri sistemi e processi per la fase test”.