Fino a qualche mese fa sul suo profilo Twitter svettava una curiosa descrizione in inglese. Che a un ignaro del panorama politico italiano avrebbe lasciato intendere come fosse lui il ministro dell’Innovazione. Non era così. Ma con Paola Pisano – l’ex ministra grillina di Torino – David Casalini teneva rapporti di fiducia, amicizia, interviste. Nominato Chief Operating Officer del Ministero per l’Innovazione e la Digitalizzazione dal governo Conte-bis, con tanto di curriculum pubblicato sul sito della Presidenza del Consiglio, il fondatore e amministratore delegato di StartupItalia – la più grande community di settore nella penisola dedicata all’open innovation – era stato chiamato con una “mission”: rendere accessibili e di semplice utilizzo, attraverso tecnologie e sostenibilità, i servizi pubblici per i cittadini italiani.
David Casalini, chi è il re delle startup italiane
Manager e imprenditore di successo, le aziende partecipate di Stato e società pubbliche non potevano fare a meno della consulenza di Casalini: 119mila euro da Ferrovie dello Stato, vinti in asta con un ribasso del 40% nel maggio 2019, per gestire la newsletter commerciale “Cosa fai nel weekend” per conto di Trenitalia.
Piccoli appalti da 10-20mila euro con la Camera di Commercio di Roma per la gestione di servizi social come live tweeting o Facebook. Spicca per esempio l’affidamento diretto, sempre nel 2019, di 9.500 euro per gestire per conto della Camera di Commercio della Capitale il “servizio di live twitting in italiano e inglese per la manifestazione Maker Faire Rome – The European Edition”, l’evento su robotica, intelligenza artificiale, manifattura digitale che lo stesso Casalini aveva contribuito a portare in Italia.
David Casalini amministratore delegato di RnDlab
Tutto attraverso la RnDlab, società che coordina StartupItalia, di cui Casalini è amministratore delegato. O ancora: CDP Venture Capital Sgr che decide di utilizzare le risorse del Fondo Nazionale Innovazione per finanziare il “media project” con il nome quasi identico alla sua di azienda: “StartupXItalia”. Obiettivo? Raccontare il “mondo dell’innovazione” con video serial a puntate. E ancora una volta, a beneficiarne, è la creatura di Casalini. Per che cifra? Non si sa. Perché CDP Venture Capital SGR non è di per sè un ente pubblico (nonostante utilizzi fondi pubblici) e quindi non ha obblighi di trasparenza su appalti e spese che hanno le aziende di stato.
Ciò che si sa è che a condurre le miniserie a puntate sono il guru del mondo tech e comunicazione, Marco Montemagno, e Riccardo Luna, il giornalista fondatore ed ex direttore di Wired (oggi guida l’Agi), il magazine edito dal gruppo Condé Nast dove David Casalini è stato Head of Product Design and Development lavorando allo sviluppo e posizionamento sui social di vari magazine fra cui la stessa Wired.
David Casalini consulente della Pisano
Poi la stagione di Paola Pisano è finita. La potente grillina è scivolata, assieme a tutto il governo, sugli sgambetti di Matteo Renzi che hanno portato all’ingresso dei “tecnici” a Palazzo Chigi e dintorni. All’Innovazione ci è arrivato l’ex numero uno di Vodafone, Vittorio Colao. Ma per David Casalini e le sue creature la musica non è cambiata affatto. Il 3 maggio l’assemblea straordinaria dei soci di StartupItalia ha approvato un aumento di capitale di 7,3 milioni di euro. Principale investitore dell’operazione? CDP Venture Capital SGR. Che partecipa con 3 milioni di euro.