“Un provvedimento di proporzioni straordinarie“. Così lo ha illustrato Mario Draghi nella conferenza stampa di presentazione del 4 agosto. In giornata il Consiglio dei ministri aveva dato il via libera alla bozza del Decreto aiuti bis. Sul piatto ci sono 17 miliardi per lavoro, pensioni e aiuti sulle bollette; ma anche Ilva, siccità e sanità
Pacchetto energia
Lo stanziamento più corposo di risorse del Decreto va al “pacchetto Energia“. Per calmierare le bollette l’esecutivo ha predisposto un massiccio taglio degli oneri di sistema.
“Le misure vanno a favorire le famiglie con 5,8 miliardi; rispetto alle imprese, a cui vanno 5,5 miliardi” ha spiegato il titolare del Ministero dell’Economia, Daniele Franco. Lo sconto sulle accise del carburante è stato rinnovato fino al 20 settembre.
Fronte del lavoro
Il tasto più dolente, protagonista di un acceso dibattito coi sindacati in settimana, è quello che riguarda lavoro. I vertici di Cigl, Cisl e Uil, ricevuti da Draghi, considerano le risorse stanziate insufficienti.
Nonostante ciò, il taglio del cuneo fiscale si è rivelato superiore alle attese. Sarà di 1,2 punti percentuali; e non di un punto come emerso dalle prime bozze. Coinvolgerà i redditi inferiori ai 35mila euro e durerà sei mesi da luglio.
Pensioni e salute
Il governo mette mano al portafoglio per pensioni e salute. Viene anticipata di tre mesi la rivalutazione delle pensioni di due punti percentuali. Il bonus da 200 euro sarà dato anche ai lavoratori fino ad ora esclusi: agricoli, stagionali e precari della scuola.
Salgono a 25 milioni le risorse per il bonus psicologico. Viene stanziato un miliardo aggiuntivo per il Fondo sanitario nazionale, che arriva così a 4 miliardi.
Tavoli aperti
Il Decreto interviene sui tavoli aperti dalla crisi economica. Viene rifinanziato il fondo di sostegno dei lavoratori autonomi. Per affrontare nell’immediato l’emergenza siccità, 200 milioni andranno per sostenere le imprese e le cooperative agricole danneggiate.
Per uno dei tavoli di crisi più spinosi aperti, quello dell’Ilva, il Decreto riserva 1 miliardo nel capitolo “Interventi urgenti per la siderurgia”. Lo stabilimento di Taranto non è menzionato esplicitamente; ma si parla della possibilità di Invitalia, azionista di maggioranza, di ricapitalizzare entro quella cifra.
Capitolo scuola e docente esperto
Tra i vari provvedimenti, uno riguarda la scuola, con l’introduzione della figura del “docente esperto“. Una figura professionale che guadagnerà circa 400 euro in più al mese rispetto ai suoi colleghi; mantenendo le stesse mansioni e funzioni, ma con un vincolo: restare nello stesso istituto per almeno tre anni.
Il “super-prof” sarà selezionato tra i docenti di ruolo che hanno superato dei percorsi triennali di formazione e aggiornamento. Corsi che non potranno essere seguiti in contemporanea. L’obiettivo è quello di inserire una forma di carriera; in un settore come l’istruzione dove la progressione economica è legata quasi esclusivamente dall’anzianità di servizio. I docenti plurititolati saranno un massimo di 8mila in Italia. Potranno contare su un assegno annuale di 5mila e 600 euro aggiuntivi.
Una novità che però non piace ai sindacati. Fermi nel chiedere aumenti salariali per tutti i docenti, non solo una parte. “Servono investimenti organici per un comparto che conta un milione di lavoratori, con le retribuzioni più basse d’Europa” dicono all’unisono le sigle della scuola di Cigl, Cisl e Uil. Invitano i partiti a un confronto su un tavolo apposito a partire dal prossimo 8 settembre.
Le tappe del Decreto
La bozza del Decreto Aiuti bis si prepara dunque ad approvare alle camere. Il documento dovrebbe fare un passaggio a settembre al Senato, poi alla Camera. I partiti si sono impegnati a non fare ostruzionismo con una pioggia di emendamenti. Si dovrebbe procedere senza intoppi, fino all’inserimento in Gazzetta ufficiale.