Perchè questo articolo potrebbe interessarti? I parlamentari italiani sono tenuti a dar conto della loro situazione patrimoniale. Con una dichiarazione del reddito imponibile che compare sul profilo personale di ognuno sulla pagina di appartenenza. Sono appena usciti i redditi dei deputati della Camera, mentre dovranno uscire quelli dei senatori.
“In ottemperanza alla disposizione di legge – la n.441 del 5 luglio 1982, ndr. – nelle pagine personali di ciascun deputato sul sito internet della Camera, è pubblicata la relativa documentazione patrimoniale e di reddito, nonché la documentazione ulteriore che taluni deputati hanno chiesto di rendere pubblica all’inizio della legislatura sottoscrivendo un’apposita liberatoria”. Così recita il sito della Camera dei Deputati, che oggi ha rilasciato le dichiarazioni patrimoniali con i redditi dei parlamentari di Montecitorio.
I redditi dei deputati dal più ricco al più basso
Si tratta delle dichiarazioni dell’anno fiscale passato – dichiarazioni 2022 su redditi maturati nel 2021; quando molti dei parlamentari attuali non erano ancora seduti in Parlamento. E sono relative all’imponibile. Nelle dichiarazioni compaiono anche le proprietà immobiliari e i veicoli di cui sono proprietari. Il Paperone dei deputati è Giulio Tremonti. L’ex ministro del tesoro supera il milione e mezzo di imponibile. Un dato non sorprendente per il titolare di uno dei principali studi legali e fiscali italiani. Nella dichiarazione dei redditi di Tremonti compaiono nove immobili tra Lombardia e Roma; oltre che una Jeep e un Land Rover.
Il parlamentare che ha dichiarato l’importo minore è Aboubakar Soumahoro. Il deputato italo-ivoriano, appena passato al Gruppo Misto, dopo lo scandalo che ha travolto la cooperativa della moglie e della suocera, dichiara 9.150 euro. Soumahoro è comproprietario al 50% di un villino da quasi mezzo milione, intestato a un altro proprietario – con buona probabilità la moglie Liliane Murekatate.
La Jaguar di Conte e i grillini
Fra le dichiarazioni dei redditi segnalate, una delle più basse è poi quella di Giuseppe Conte. Nel 2021 l’ex premier ha dichiarato 34mila euro. Il leader del Movimento 5 stelle – recentemente al centro delle polemiche per una vacanza a Cortina – è proprietario di una Jaguar del 1996. Nel suo partito la dichiarazione dei redditi più elevata è quella di Chiara Appendino. L’ex sindaca di Torino ha nel 2021 ha un imponibile di 90.923 euro.
Spiccano le dichiarazioni dell’ex magistrato Federico Cafiero De Raho: 188mila euro e proprietario di cinque immobili e due usufrutti. L’imprenditore Michele Gubitosa, che in usufrutto ha quattro fabbricati, è titolare invece di una imbarcazione da diporto e di due auto Fiat, oltre che di quote della società Hs company. Ha un reddito imponibile pari a 325 mila euro.
L’opposizione
A sinistra fra chi se la passa particolarmente bene spicca Enrico Letta. Il segretario dimissionario ha dichiarato 388mila euro. Un reddito di tutto rispetto anche per Piero Fassino: 163mila euro; due appartamenti, un terreno agricolo e un garage nel torinese; un appartamento a Roma e un casale a Grosseto. Ci sono tanti immobili anche nella dichiarazione di Tabacci, che ammonta a 130mila euro. Elly Schlein ha dichiarato 88mila euro, senza automobili.
Per l’ex ministro della Salute Roberto Speranza e segretario di Articolo 1 il reddito è stato invece di 101 mila euro, con cinque fabbricati di proprietà tra Roma e Potenza. Quanto a Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, la dichiarazione riporta 105 mila euro, quella di Angelo Bonelli, leader dei Verdi, quasi 79 mila euro.
Completano il quadro dei redditi dell’opposizione le dichiarazioni del Terzo Polo. Maria Elena Boschi, ex Pd e ora Italia viva, ha un reddito di 98 mila euro. La presidente di Azione Mara Carfagna 103 mila euro, con un fabbricato e due Volkswagen. Infine Matteo Richetti, con tre fabbricati e un terreno, come lavoratore dipendente ha dichiarato 97 mila euro.
E la maggioranza
Tremonti è irraggiungibile per i compagni di partito. La seconda dichiarazione dei redditi più alta in Fratelli d’Italia è quella del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi; che da manager dello spettacolo ha guadagnato 218mila euro. Seguono Edmondo Cirielli, con otto fabbricati, terreni o abitazioni e 196 mila euro. E i 177mila euro di Andrea Delmastro Delle Vedove.
Nella Lega, il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, tocca i 99 mila euro. Per la magistrata Simonetta Matone, che tra Gaeta e Roma è proprietaria (in quota parte o in totale) di ben 43 fabbricati, il reddito complessivo imponibile è di 213 mila euro. Poi ci sono il capogruppo Riccardo Molinari, con una Volvo e due fabbricati ad Alessandria, che arriva a un reddito imponibile di 95 mila euro, e Laura Ravetto, titolare di quattro fabbricati tra Roma e Milano, il cui il reddito imponibile raggiunge quota 115 mila euro.
Di Forza Italia è la contribuente più benestante: Cristina Rossello, già avvocata di Berlusconi, con sei fabbricati tra Milano, Savona, Finale Ligure, Bruxelles e Londra, nei cda o sindaca in Mondadori, Immobiliare Leonardo, Teatro Manzoni, Spafid e Ac Monza, che dichiara 2,1 milioni di euro. Giorgio Mulè, giornalista, con due fabbricati a Spoleto e nel Trapanese, dichiara quasi 100 mila euro. Per l’ex sindaco di Verona ed ex Lega, Flavio Tosi, ora anche lui in Forza Italia, a Verona città e dintorni è proprietario di tre fabbricati e dichiara redditi per 66 mila euro. Per quanto riguarda invece Noi moderati, il segretario Maurizio Lupi risulta proprietario di una Suzuki Burgnan, mentre il suo reddito imponibile è pari a 86 mila euro.
Manca il redditi di Meloni ma ci sono alcuni ministri
All’appello mancano ancora le dichiarazioni di molti esponenti di peso. Primo fra tutte quella della premier Giorgia Meloni. Sono però disponibili le dichiarazioni dei redditi di alcuni ministri del governo. Il titolare del dicastero dell’Agricoltura – nonchè cognato della premier – Francesco Lollobrigida dichiara 103mila euro. Eugenia Roccella, ministra per le Pari opportunità e la famiglia – che ha investito in azioni di Intesa Sanpaolo, Eni, Generali, Azimut, Unipolsai e Ariston – dichiara un reddito imponibile di quasi 51 mila euro. Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin arriva invece a 165 mila euro; , stesso livello di Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, proprietario o comproprietario di tre fabbricati e terreni nel Varesotto, di una Volvo e socio di una cooperativa di pescatori sul Lago di Varese: anche lui 99 mila euro di reddito imponibile.