Nel labirinto dei problemi da risolvere, Mario Draghi dovrà dare risposta anche alle centinaia di migliaia di giovani a caccia di un’occupazione. Perché la pandemia, che ha affossato interi settori dell’economia, minaccia il futuro delle giovani generazioni. Maurizio Landini, segretario della Cgil, parla apertamente delle priorità: “Per cambiare il Paese serve il coinvolgimento del mondo del lavoro. Le priorità sono l’occupazione e la salute, quindi il piano vaccinale gli investimenti sulla sanità pubblica.
Sindacati e Recovery Fund
Al Presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi chiederemo una proroga del blocco dei licenziamenti che vada oltre il 31 marzo e, allo stesso tempo, un confronto per la riforma degli ammortizzatori sociali: la proroga del blocco è un’esigenza sociale del nostro Paese”. In coro Cgil, Cisl, Uil esprimono le loro “preoccupazioni per la situazione di emergenza sanitaria, sociale, occupazionale ed economica del paese che rischia di aggravarsi nelle prossime settimane quando scadrà il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid”.
Ma può bastare il paracadute della cassa integrazione? Probabilmente no. Conoscendo il pragmatismo di Draghi, vien da pensare che, anche grazie al Recovery Fund, il presidente incaricato darà priorità a ciò che può far marciare la locomotiva: una garanzia per il lavoro di tanti giovani. E intanto martedì prossimo ci sarà la prima mobilitazione nazionale dei navigator, assunti nel 2019 per “orientare” i beneficiari del reddito di cittadinanza a trovare un lavoro.
E i navigator?
I navigator, 2680 in Italia di cui 293 in Lombardia, protestano perché il 30 aprile terminerà il contratto con Anpal (Agenzia nazionale politiche attive per il lavoro), e nulla si sa del loro futuro. Nidil Cgil, Felsa Cisl, Uiltemp chiedono la proroga dei contratti, una riforma complessiva degli ammortizzatori sociali, la stabilizzazione di tutti i lavoratori precari di Anpal e nuove assunzioni nei centri per l’impiego. Non sarà facile uscire da una logica assistenziale come quella costruita sul Reddito di cittadinanza e i Navigator. Senza dubbio occorre una profonda riforma che metta in primo piano il merito e la formazione. Un’altra scommessa per Mario Draghi.
(Wikimedia: Mario Draghi)