Meglio prepararsi subito, perché potrebbe essere una sorte inevitabile. Una volta vaccinati e sicuri di poter tornare a lavoro senza ansia pandemiche, molte aziende dovranno fare i conti con una delle molte conseguenze del Covid-19: i team “distribuiti”. Parliamo della divisione tra personale “in presenza” e quello remoto, e starà ai capi saper gestire le sfumature del nuovo normale, senza ingiustizie. Come fare?
Il problema principale riguarda soprattutto le persone che lavorano da remoto che, come scrive la Responsabile per l’Asia di Cloudfare Aliza Knox, “possono spesso sentirsi sottovalutati e poco riconosciuti”. La leadership del futuro, secondo Knox, non potrà non includere la capacità di equilibrare i due tipi di impiegati. Come dicevamo la scorsa settimana, sarà ancora una volta l’empatia a fare la differenza: “La vera sfida non è né tecnologica né logistica, ma emozionale”, e dovrà avvalersi di riconoscimenti pubblici, una migliore organizzazione del lavoro (e dei confini tra lavoro e vita personale), e la gestione di riunioni online e in presenza. Indietro non si ritornerà, non del tutto: tanto vale accettarlo e adattarsi.