Perché leggere questo articolo? Nell’Agro Pontino sono raddoppiate le assunzioni di braccianti. E’ l’effetto Satnam. La morte del bracciante indiano non è stata vana.
La morte di Satnam Singh potrebbe non essere stata del tutto vana. Resta atroce e vergognosa, ma potrebbe aver smosso qualche coscienza. Nel mese intercorso dalla brutale morte del bracciante a Latina sono quasi raddoppiate le assunzioni a tempo determinato, i cosiddetti braccianti stagionali. Lo confermano le rilevazioni di Istat e Carabinieri. Al punto che si parla di “effetto Satnam“.
L’effetto Satnam Singh contro il caporalato
I numeri forniti da Inps e carabinieri, parlano chiaro: un effetto Satnam c’è stato nelle zone feudo del caporalato. Nel territorio pontino dal 1 giugno al 15 luglio, si sono registrate 7.368 assunzioni a tempo determinato. Lo scorso anno nello stesso periodo erano solamente 4.790. L’aumento registrato è di oltre il 53 per cento.
È ancora più evidente la sproporzione tra 1742 contratti stilati dal 1 al 18 giugno, giorno della tragica morte di Singh, e i 3287 fatti tra il 19 e il 30 giugno. Per poi andare avanti così con altre 2339 assunzioni dal 1 al 15 luglio. Non è un caso, probabilmente, che i picchi giornalieri di assunzioni si siano verificati sempre il giorno dopo i controlli sul territorio. L’operazione è stata portata avanti con ispettori provenienti da più regioni e con la presenza costante dell’Arma dei carabinieri, proprio per dare un segnale forte di presenza dello Stato, come deterrente contro il lavoro nero.
La stretta dell’Inps contro il caporalato
La morte del bracciante indiano ha smosso le coscienze dell’opinione pubblica. Senza dubbio un effetto Satnam si è riversato sull’Inps che ha lanciato una vasta operazione per la lotta al lavoro sommerso e allo sfruttamento dei lavoratori, proprio a partire dall‘Agro Pontino.
La direzione regionale Lazio dell’Inps annuncia di aver avviato delle ispezioni. Saranno operate con il supporto del comando provinciale dei carabinieri di Latina, in aziende agricole nei territori di Latina, Terracina, Sperlonga e Fondi, per controllare la regolarità contrattuale dei braccianti.
Effetto Satnam anche in Parlamento
La Missione ‘Caporalato’ approda in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e ad altri illeciti ambientali e agroalimentari’. La delegazione presieduta dal deputato Jacopo Morrone, effettuerà sopralluoghi in presenza in un’impresa agricola attualmente sotto sequestro e in un’area di lavoro di braccianti agricoli. “La Commissione – afferma il presidente Morrone – ha aperto ufficialmente il ‘filone caporalato’. Come prima meta per verificare la situazione abbiamo optato per l’area di Latina considerando la sua importantissima e strategica vocazione agricola, commerciale e dell’export, con una conseguente forte presenza di lavoratori stranieri”.