Perché leggere questo articolo? La nostra affettuosa risposta a una lettera inviata al Corriere della Sera. In Liguria fanno benissimo: le mete turistiche si pagano
“Qualche settimana fa siamo andati a fare una gita alle Cinque Terre, in Liguria, che non conoscevamo. Posti incantevoli ma qui il turista è visto come un pollo da spennare”. Inizia così la lettera di tale Filippo Valenti al Corriere della Sera. Il lettore scrive al più letto quotidiano il proprio disappunto nell’aver toccato con mano come la Liguria faccia pagare i turisti. Non essendo arrivata una risposta da via Solferino alla missiva, ci proviamo noi. Con un elogio sperticato della Liguria. Fa benissimo a spennare i turisti, specie se stranieri.
Brava Liguria, fatti pagare dai turisti
“Mi domando cosa pensino i turisti stranieri — nelle Cinque Terre sono la stragrande maggioranza — che attraversano il mondo e si trovano di fronte a simili prezzi totalmente ingiustificati e a un simile trattamento”. Partiamo dal fondo della lettera di Filippo Valentini per commentarla. Caro Filippo, provi a invertire il ragionamento: chissà cosa pensano i liguri della fatto che i turisti paghino per trascorrere del tempo a casa loro?
Un punto in particolare, tra le righe nella sua conclusione, sarebbe importante analizzare. Nelle Cinque Terre, ma probabilmente più in generale in Liguria e nelle principali mete turistiche italiane, gli stranieri sono la stragrande maggioranza. E’ una cosa positiva, così come è cosa buona e giusta farli pagare. Secondo l’ultimo bollettino di Eurostat l’Italia nell’ultimo nel 2023 ha accolto nelle sue strutture ricettive circa 34 milioni di persone. Ogni anno, nel nostro Paese arriva circa l’equivalente della popolazione italiana.
Le mete turistiche, quelle belle, si pagano
Perché non dovremmo farli pagare? Il turismo porta in Italia ogni anno 55 miliardi di euro. Equivale al 13% del Pil italiano. L’ultimo dato pre-pandemia dell’Osservatorio Turismo della Regione Liguria stima l’impatto economico del turismo in Regione a 5,5 miliardi di euro. Una cifra importante, ma che fa della Liguria – regione storicamente a trazione turistica – una regione decisamente indietro nella classifica di chi ottiene di più dal turismo.
Il nostro Filippo si è lamentato del costo dei treni che la Regione Liguria ha predisposto per attraversare le Cinque Terre. E del fatto che anche i sentieri tra i paesini siano a pagamento. Caro Filippo, ma le mete turistiche, specie se agognate per la loro bellezza si pagano. Su un punto, però, Filippo ha ragione. Laddove scrive: il pagamento è accettato solo in contanti, il che è veramente anacronistico ed incredibile mentre in tutto il mondo avviene il contrario. E’ vero: con il pos si può far pagare ancora di più i turisti. Sveglia Liguria: non vorrai mica farti scappare quelle belle comitive di crucchi o scandinavi da spennare!
La Liguria non deve diventare Venezia
La Liguria, e in particolar modo le Cinque Terre, sono un tesoro da tutelare. Le sue spiagge e le sue scalinate vanno protette. E non esiste maggior forma di tutela che il dio denaro! Lo stanno iniziando a capire a Venezia, con l’introduzione della tassa da 5 euro contro i turisti mordi e fuggi. Devono ancora capirlo a Roma, con San Pietro che è ancora gratuita nonostante il Giubileo alle porte. Qualcuno sicuramente ci specula, ma nella stragrande maggioranza dei casi in Liguria fanno bene a far pagare i turisti.