Emanuele Orsini è sotto attacco da Claudio Feltrin, presidente di Federlegnoarredo, ma la vicenda delle accuse al candidato alla guida di Confindustria da parte della sua associazione hanno portato alla risposta dell’imprenditore modenese. La lettera circolata a inizio febbraio in cui Orsini era accusato di alcune presunte malversazioni finanziarie dalla sua associazione per la gestione da ad di FederlegnoarrediEventi, la società che organizza il Salone Internazionale del Mobile, ha portato lo stesso Orsini a querelare per diffamazione il firmatario di questa missiva: Claudio Fraschini, Chief Financial Officer di Federlegnoarredi Eventi S.p.a.
Orsini querela Fraschini: gli aggiornamenti
Orsini denuncia che è in atto un dossieraggio nei suoi confronti per la questione del leasing di una Porsche che gli sarebbe stata contestata e per quella di diverse fatture che sarebbero state riportate alla luce per un dossieraggio nei suoi confronti. Nelle ultime giornate, la risposta del candidato alla presidenza di Confindustria per vie legali contro Fraschini si è arricchita di un altro particolare: secondo un’integrazione all’atto di querela contro Fraschini presentato il 5 febbraio scorso al Tribunale di Milano che True-News ha avuto modo di visionare, Orsini dichiara di aver ricevuto da un soggetto terzo l’8 febbraio il trascritto di una conversazione avuto da questa persona, coperta dagli omissis nel testo visionato, con lo stesso Fraschini.
Quanto Orsini riporta nell’atto visionato dalla nostra testata è potenzialmente in grado di appesantire, se confermato, gli addebiti contro l’associazione a cui il candidato a Viale dell’Astronomia imputa un dossieraggio nei suoi confronti. La telefonata registrata indicherebbe che Fraschini ritiene contrari al vero i contenuti della missiva recapitatagli da Fraschini il 26 gennaio scorso. E, soprattutto, Fraschini si sarebbe dichiarato sovraesposto e messo in prima fila a combattere la battaglia contro Orsini da figure che gli avrebbero commissionato di scavare nei conti di Federlegno e della sua società controllata salvo poi inviare a destinatari a lui sconosciuti il dossier costruito.
Si stringe il cerchio attorno a Federlegno?
Orsini nell’atto di integrazione da noi visionato scrive che le testimonianze in questione avvalorerebbero l’atto di denuncia da lui presentato e ritiene che i promotori della campagna di dossieraggio nei suoi confronti possano essere “presumibilmente” i vertici di Federlegnoarredi. Ovvero, in altre partole, quel Claudio Feltrin che nel 2023 è stato rieletto alla guida dell’associazione che coordina la filiera industriale che va dalla lavorazione della materia prima legno alla produzione di mobili. E, soprattutto, controlla l’eventistica di un settore di punta dell’industria italiana. La denuncia a Fraschini da parte di Orsini è di “diffamazione continuata” e l’integrazione chiede alla Procura di Milano di individuare i presunti promotori della campagna di cui Fraschini sarebbe stato l’ultimo anello della catena.
Come ben riportato su Il Giornale da Osvaldo De Paolini, i contenuti della lettera con gli addebiti a Orsini, che sfida Antonio Gozzi ed Edoardo Garrone per Viale dell’Astronomia, avevano già a un primo sguardo un tono nettamente pretestuoso. E il timing dell’attacco e della querelle mediatica lasciava presagire un’ovvia corrispondenza tra l’ascesa della polemica e il tentativo di sabotare la corsa di Orsini a Confindustria. Sottolineiamo che con grande fair play nessun concorrente di Orsini sta usando questa tematica come arma di campagna elettorale contro Orsini. Il quale ora va al contrattacco legale: le rivelazioni contenute nell’atto da noi visionato avrebbero, se confermate, un potenziale esplosivo. Capace di terremotare dall’interno Federlegnoarredo e di minare la sua stessa leadership. La quale nella corsa a ostacolare Orsini ha giocato il tutto per tutto. Rischiando però di bruciarsi. Forse definitivamente.