Forse i più giovani lettori di questo articolo, diciamo la generazione Z, non sapranno neanche di cosa si stia parlando. Eppure Telesette è uno dei settimanali più venduti in Italia secondo gli ultimi dati diffusi da ADS e riportati da Prima Online.
La guida ai programmi tv
Il periodico, edito da Edizioni Del Duca Srl, altro non è che una guida ai programmi televisivi della settimana. Offre un mix di notizie sul mondo dello spettacolo ed una ricca sezione di rubriche dedicate alla casa e alla cucina, al benessere, alle curiosità dei programmi televisivi. Una grande offerta che va ad aggiungersi all’informazione sulla programmazione televisiva in chiaro, digitale gratuita e a pagamento, satellitare e delle TV locali, con particolare attenzione agli avvenimenti sportivi e alla messa in onda dei film da circuito segnalati e valutati ogni settimana da un critico cinematografico di chiara fama. Lo acquistano 281mila persone: sicuramente non millenial o zoomers, che la tv neanche la guardano, attratti dai social e dalle piattaforme di streaming.
Il boom di “Sorrisi e Canzoni” e di “Di Più”
L’interesse per lo spettacolo, e per i risvolti del gossip, attrae chi ancora va in edicola. Lo storico settimanale Sorrisi e Canzoni guida la classifica dei settimanali più venditi con 387mila copie individuali. Una bella soddisfazione per Mondadori. Sorride anche Urbano Cairo con il suo Settimanale Di Più: vende 314mila copie. Un settimanale tarato per le famiglie e l’italiano medio che, nell’ultimo numero, pone in prima pagina “il drammatico racconto di Nino Frassica” e il rapporto del comico e attore con la fiction “Don Matteo”. E non può mancare, nella testata storicamente diretta dal compianto Sandro Mayer, ora sostituito da Osvaldo Orlandini, una serie di omaggi all’ampio spettro di credenti cattolici. Il poster con la preghiera del Papa per la Pace e il tutorial su come Padre Pio si preparava alla Pasqua.
I più giovani rideranno ma c’è un pubblico altamente interessato a questi argomenti. Non a caso Famiglia Cristiana vende 186mila copie. Più delle inchieste de L’Espresso, da poco ceduto dal gruppo Gedi a BFC Media di Danilo Iervolino: lo storico settimanale della sinistra, diretto fino a poco tempo fa da Marco Damilano, che totalizza 100mila copie. Se la passano abbastanza bene Il Venerdì di Repubblica e 7 del Corriere della Sera. E anche Oggi, da poco passato sotto la direzione di Carlo Verdelli. Deludenti le prestazioni dello storico Vanity Fair.
I mensili
Chi compra i mensili è invece un appassionato di auto. Lo storico Quattoruote, edito da Domus Spa, vende 100mila copie, Automobile, dell’Aci Informatica, ne registra 163k, Volante di Unimedia Srl, 184 mila. Il primato dei mensili più venduti è però di Altro Consumo, rivista dell’omonima organizzazione di consumatori, la prima e la più diffusa in Italia con i suoi 375.000 soci. Che si può ipotizzare siano acquirenti del giornale. Nell’area mensili, Cairo fa flop: For Men, Gardenia e In viaggio vendono pochissimo, Dove, mensile di viaggi, e Io e il mio bambino di Rcs fanno numero “zero”. Così come Capital, storico marchio di Class Editori.
Vanno in edicola le casalinghe che acquistano Cose di Casa: edito da World Servizi Editoriali Srl vende 112 mila copie.