Le borse internazionali stanno conoscendo una fase di crescita strutturale su più scenari, dagli Stati Uniti ai mercati asiatici. Learning to love the boom, scrive il Financial Times ricordando che i mercati sono tornati in fase “toro”. E a guidare la corsa sono gli Stati Uniti.
La borsa e i mercati brillano tra Usa e Asia
Il Guardian ricorda che “sembra esserci una bizzarra disconnessione tra il crescente mercato azionario americano e il triste stato della politica americana. Si dice che Winston Churchill abbia scherzato dicendo che gli americani fanno sempre la cosa giusta, dopo aver provato tutto il resto”, nota la testata britannica. Aggiungendo però che mentre la politica traballa, l’economia e la finanza vanno. Negli Usa l’S&P 500 è cresciuto di oltre il 15% da inizio anno e a questo momento dell’anno in passato nel 90% dei casi ciò ha significato una chiusura dell’anno ai massimi storici.
Volano, nel frattempo, le borse asiatiche: il mercato giapponese Nikkei ha superato per la prima volta quota 40mila punti, le borse cinesi hanno rimbalzato del 10% dopo aver toccato i minimi storici e Nse e Bse, gli indici di riferimento del mercato indiano, hanno toccato l’apice storico a loro volta.
L’Ia al centro
Cosa traina la corsa degli stock? Ce lo dice Gabriel Debach, Market Analyst di eToro, ricordando come il motore di tutto siano gli States. “Negli Stati Uniti, l’ascesa dell’intelligenza artificiale rimane un tema centrale, evidenziato dai significativi rialzi di Nvidia e dell’intero settore dei semiconduttori”, nota Debach.
“Oltre a ciò”, nota Debach, “si nota un rialzo nel comparto obbligazionario e delle materie prime, con particolare evidenza per l’oro, ma soprattutto nel mondo dei crypto asset”. Ma qualche titolo va in sofferenza: si segnalano, negli Usa, Tesla, New York Community Bancorp e Victoria’s Secret.
Asml e Novo Nordisk, colossi della borsa Ue
In Europa le corse delle azioni non sono così sistematicamente avanzate ma esistono anche veri e propri campioni che stanno sovraperformando. Innanzitutto, nota Debach, per la corsa dell’intelligenza artificiale. Del boom di aziende come Nvidia in Unione Europea “beneficia soprattutto l’azienda olandese Asml” di cui su queste colonne si è scritto.
A questo “i aggiunge un’altra corrente, quella sanitaria, con l’azienda danese Novo Nordisk”, aggiunge Debach. Quest’ultima “si posiziona come la prima società europea per capitalizzazione, con un controvalore di circa 550 miliardi di euro, piazzandosi al 12º posto a livello mondiale per capitalizzazione, pari a circa sei volte l’intero valore di un gruppo come Stellantis” e sorpassando addirittura Tesla.
L’innovazione spinge la crescita delle quotazioni e le fa dilatare. Ma se in Europa questo è settoriale, negli Usa ciò è sistemico. Con influssi sull’Asia. E visto che si prevede che la Federal Reserve avvierà tagli massicci dei tassi prima della Banca centrale europea, questo dinamismo potrebbe ulteriormente accelerare.