Strana sorte, quella di Bill Gates. Il fondatore di Microsoft aveva parlato cinque anni fa del pericolo di una pandemia (come quella di Covid-19) in una TED Talk, e di conseguenza c’è chi pensa che sia tra i registi occulti di questa tragedia. Una follia, ovviamente. Nonostante le fantasia paranoiche di alcuni, Gates ha idee piuttosto precise su come sarà il futuro post-pandemico, specie per quanto riguarda il mondo del lavoro, e ne ha parlato anche nella prima puntata del suo nuovo podcast, che tiene con l’attrice e scrittrice Rashida Jones. I movimenti, innanzitutto, non torneranno alla normalità che conosciamo: “La mia previsione è che perderemo il 50% del traffico aereo e più del 30% dei giorni passati in ufficio”, a conferma del potere delle videoconferenze (che possono rendere i movimenti di lavoro inutili) e dello smart working in genere. “Per la prima volta,” ha spiegato a Jones, “l’idea di fare una lezione o una riunione solo su schermo cambierà tutto profondamente.” Si andrà meno in ufficio ma “si potrà persino condividere gli spazi con un’altra azienda”, di fatto alternando le presenze dei dipendenti e dimezzando i costi. Nella puntata si è parlato anche delle teorie cospiratorie sul 5G che lo vedono protagonista, e il miliardario ha scherzato: “ Se vuoi un cattivo, è utile trovarlo con più soldi di quanti un umano dovrebbe averne, e convinto di essere troppo intelligente.” Quando Rashida Jones gli ha chiesto se si ritiene troppo intelligente, Gates si è messo a ridere: “Assolutamente sì!”