Il Premio Strega è questione di Mondadori. Ovvero del primo gruppo editoriale italiano che presenta ben quattro dei sette titoli ammessi alla finale del prestigioso premio.
Le novità del 2022: sette libri in finale
Riconoscimento che quest’anno presenta una novità assoluta: nessuna cinquina, nè sestina, in finale sono arrivati in sette. E ciò proprio per evitare lo strapotere del gruppo Mondadori. Secondo il regolamento redatto dalla Fondazione Bellonci, organizzatrice del premio, infatti, chi arriva pari merito nell’assegnazione dei voti viene automaticamente candidato. Ma l’aspetto più importante riguarda il meccanismo di compensazione che prevede che, se tutti i finalisti prescelti appartengono a grandi gruppi editoriali, deve essere “ripescato” anche un rappresentante di un editore medio-piccolo. Entrambe le condizioni si sono verificate quest’anno.
Mondadori proprietaria di Einaudi e Rizzoli e l’ingresso nel business dei fumetti
Mondadori, oltre a presentare il suo “E poi saremo salvi” di Alessandra Carati, è proprietaria di altri tre dei sette editori arrivati in finale: Einaudi con “Spatriati” di Mario Desiati e “Niente di vero” di Veronica Raimo e Rizzoli con “Quel maledetto Vronskij” di Claudio Piersanti. Il gruppo controllato da Fininvest si prepara ad ampliare il suo impero editoriale dopo aver acquisito il 51% di Edizioni Star Comics, il principale editore italiano di fumetti, specializzato nella pubblicazione nel mercato domestico delle più importanti produzioni internazionali tra le quali, in particolare, i manga giapponesi. L’operazione è coerente con la strategia di rafforzamento del core business dei libri e consente a Mondadori di raggiungere una posizione di leadership nel comparto nazionale dei fumetti, descritto come “l’ambito più dinamico del settore editoriale”. Mondadori, nel bilancio al 31 marzo 2022, ha dichiarato ricavi consolidati dei primi tre mesi dell’esercizio 2022 pari a 153,1 milioni di euro, evidenziando un incremento del 5,7% rispetto ai 144,8 milioni di euro dell’esercizio precedente. Nella nota allegata, annuncia di voler “proseguire anche nell’esercizio in corso l’impegno volto a perseguire, in maniera convinta e attiva, ulteriori opportunità di crescita per acquisizioni”. L’accento viene posto sul business dei libri.
Se Mondadori continua ad acquisire editori e a poter pagare gli scrittori più apprezzati, è facile che nelle finali del Premio Strega vedremo sempre più suoi libri.