Qualche giorno fa ho scritto un commento sul fatto che i cittadini italiani ed europei non si meritino la massa di inesattezze, bugie e propaganda che si devono bere tutti i giorni. Lo abbiamo sperimentato con il Covid, all’inizio, e lo stiamo sperimentando adesso. Vi ricordate Giuseppe Conte? Ve lo ricordate come veniva dipinto a reti unificate come un incrocio tra Garibaldi e Cristo? Ecco, guardatelo adesso, nelle sue indicibili tristezze di piccolo capetto politico. Sembra diversa la faccenda, vero? Il motivo è uno solo, e si chiama comunicazione. Quando sei presidente del consiglio controlli molte leve, quando non lo sei più, sei come tutti gli altri. Ma questo non attiene alla verità dei fatti. I fatti sono fatti, specie quando si parla di economia. Ora, l’altro giorno dicevo che dovrebbero smetterla di dire fesserie sul fatto che Putin stia perdendo, si stia ritirando, stia fallendo eccetera. Ovviamente questo è stato preso per un atteggiamento putiniano, in modo acritico. Sempre meglio schierarsi che riflettere. E’ più comodo.
Ecco due dati incontrovertibili su rublo, dollaro e euro
Ma visto che mi piace perseverare, dopo aver mostrato un grafico che dava il rublo ai massimi da 5 anni contro l’euro, ecco qui altri due dati incontrovertibili. Il primo dato è che il rublo è ai massimi da febbraio 2020 contro il dollaro. Ripetiamo: il rublo, rispetto al dollaro, è al suo valore massimo da febbraio 2020. Il secondo dato è che l’euro ha toccato il suo minimo nel cambio contro il dollaro, arrivando anche a quota 1,04, e adesso si attesta su 1,06 dollari. Per dirne una, il 14 maggio 2021 quotava 1,21 dollari. Tanti numeri, ma pochi significati veri. Il primo: il rublo non solo è ai massimi contro l’euro, ma è anche ai massimi contro il dollaro. Giratela come la volete girare, ma è così. Putin non sta cadendo, Putin è là in piedi, e ben saldo. Se vogliamo prenderlo per via economica, non stiamo facendo benissimo, finché gli compriamo il gas come vuole lui, nella valuta che vuole lui. Secondo dato: il dollaro è sempre più forte dell’euro.
Europa sempre più debole rispetto agli Stati Uniti
Questo vuol dire che l’Europa è sempre più debole rispetto agli Stati Uniti, e questo vuol dire che avremo sempre più sudditanza da Washington, considerato il fatto che la Russia ormai non è più un partner percorribile ma un vero e proprio nemico.
Ecco, adesso sapete quale sarà l’esito di questa nuova riflessione? Uno solo: putiniano. Strana cosa, considerato che io lo vorrei vedere appeso, Putin, per i piedi. Ma c’è un problema: fin quando gli compriamo il gas in rubli, violando le sanzioni che noi stessi – come europei – abbiamo imposto, questo mio desiderio non sarà di certo soddisfatto. E così, cornuto e mazziato, vengo preso per difensore di uno che vorrei vedere sconfitto da gente che appoggia governanti che mentre urlano contro l’invasore lo pagano – in rubli – per continuare a invadere.