Dopo sei anni si chiude l’era Marco Alverà in Snam. Il 46enne amministratore delegato lascia l’azienda di San Donato Milanese, dove era entrato nel 2016. Il dirigente, in attesa di ricevere un nuovo incarico in una partecipata, ha postato sul proprio profilo LinkedIn un messaggio di saluto e di ringraziamento.
Il saluto di Alverà a Snam
“È il mio ultimo giorno da CEO di Snam, un’azienda bellissima in cui ho trascorso sei anni straordinari. Grazie al lavoro di tutta la squadra, abbiamo fatto molto per farla crescere e renderla protagonista del settore energetico. Penso agli sforzi fatti per completare il TAP, alle nuove iniziative nella Transizione energetica, alla indispensabile attività quotidiana sul territorio e negli impianti. E poi alla passione e competenza che abbiamo messo a servizio delle istituzioni per contribuire al dibattito pubblico sul futuro dell’energia, al nostro impegno per rendere Snam un leader degli ESG e un’azienda attraente nella quale lavorare.
Gli ultimi due anni di pandemia e la recente situazione geopolitica hanno evidenziato la centralità di Snam e del nostro lavoro nell’interesse di tutti gli stakeholder e dei territori nei quali operiamo. Oggi l’azienda è ben posizionata per poter ulteriormente contribuire alla #sicurezza degli approvvigionamenti e alla transizione energetica, con l’obiettivo di proseguire il proprio percorso di crescita.
Ringrazio gli organi sociali, i colleghi e tutti gli stakeholder che in questi sei anni hanno contribuito allo sviluppo dell’azienda e auguro buon lavoro al nuovo Consiglio di Amministrazione. Un grosso in bocca al lupo (e un enorme grazie!) a tutti i colleghi di Snam, vi porterò sempre nel cuore.
P.s il futuro non è solo di chi se lo sa immaginare ma anche di chi ha le competenze e le qualità per andarselo a costruire. #costruireilfuturo“.
Snam sotto la guida di Alverà
Con la sua gestione il gruppo italiano leader del processo di stoccaggio, trasporto e gestione delle infrastrutture legate al gas naturale, partecipato dal Ministero del Tesoro attraverso CDP Reti, ha operato una crescita multidimensionale.
In particolare, la Snam targata Alverà ha investito e si è mossa nel quadro delle principali partite energetiche e geopolitiche europee per consolidare un triplice risultato. Mantenere la posizione di leadership nell’attuale core business; partecipare alle gare strategiche per promuovere la centralità dell’Italia come perno del mercato euromediterraneo dell’oro blu; infine, investire guardando alla transizione energetica puntando fortemente sull’idrogeno e, al tempo stesso, valorizzando la natura dual use delle infrastrutture Snam.
Snam è protagonista nella partita euromediterranea dei gasdotti; ha incamerato assieme a Enagas e Fluxys quote strategiche della multiutility greca Desfa, che possiede e gestisce, in regime regolato, una rete di trasporto ad alta pressione di circa 1.500 km e rappresenta il naturale complemento del gruppo di San Donato Milanese nello strategico Paese mediterraneo; è assieme alla British Petroleum e al colosso di Stato azero Socar uno dei tre soci di maggioranza relativa, con il 20% delle quote, del consorzio Trans Adriatic Pipeline che nel 2021 ha contribuito a portare con il gasdotto TAP 10 miliardi di metri cubi di oro blu azero in Italia, alleviando notevolmente la crisi dei prezzi nel mercato interno.
Nel novembre 2021, infine, Alverà ha annunciato l’avvio di un piano di investimenti al 2025 volto a consolidare la presenza del gruppo del business dell’energia rinnovabile e nel campo della transizione energetica. Nella visione di Snam, il gas naturale sarà la risorsa ponte verso il futuro.