La quotazione in Borsa non è solo un’operazione di finanza straordinaria ma una strategia di crescita per le imprese volta a favorire lo sviluppo dimensionale e industriale. A questa evidenza si lega l’analisi del mercato Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) tenutasi oggi alla Camera dei Deputati durante la presentazione della pubblicazione di Anna Lambiase, CEO di IR Top Consulting: “La quotazione in Borsa delle PMI, Esperienze imprenditoriali di successo su Euronext Growth Milan”, (Franco Angeli Editore).
Gli interventi alla Camera
Anna Lambiase CEO di IR Top Consulting: “Euronext Growth Milan conferma il ruolo centrale nello sviluppo delle PMI italiane sul mercato dei capitali. Il nostro Osservatorio EGM stima infatti per il 2022 un numero di società quotate pari a circa 200 per una capitalizzazione complessiva di 13 miliardi di Euro”.
Giulio Centemero, Camera dei Deputati, VI Commissione Finanze: “Le buone norme in tutti in settori ed a maggior ragione nel settore finanziario nascono dalla capacità del fare cultura e poi divulgazione. L’autrice con questo testo ha contribuito alla riduzione di quel gap che esiste tra finanza tradizionale di natura bancaria e fonti alternative. Ben vengano testi come questo”.
I collocamenti
Durante la presentazione sono state evidenziate le caratteristiche di un mercato che ha registrato negli ultimi anni il maggior numero di collocamenti: le novità introdotte hanno creato un contesto favorevole allo sviluppo del mercato, una forte fiducia degli investitori istituzionali che ha generato un’elevata domanda di investimento, un miglioramento della liquidità e contestualmente una crescita delle performance del mercato segnando l’inizio della quinta fase di crescita del mercato denominata “integrazione Europea” dopo le precedenti 4 fasi che hanno caratterizzato il mercato azionario negli anni: 2009-2012, fase di “introduzione”; 2013-2016, fase di “divulgazione”; 2017-2020 fase di “crescita”; 2021-ad oggi Fase della “Sostenibilità”.
La quinta fase, in linea con gli obiettivi della Capital Market Union (CMU) nasce dal presupposto di supportare un’economia green, inclusiva e resiliente, rendere l’Unione Europea un mercato sicuro in cui investire con l’obiettivo di arrivare all’integrazione di tutti i mercati nazionali europei in un unico singolo mercato di riferimento con un’unica Governance, supportati dall’introduzione di incentivi fiscali strutturali e continuativi legati alle nuove quotazioni che possano permettere di proseguire il percorso avviato dalle PMI che hanno scelto l’IPO per finanziare la propria crescita e sviluppo.
Hanno partecipato alla presentazione del volume, oltre all’autrice Anna Lambiase, l’On. Giulio Centemero, Camera dei Deputati, VI Commissione Finanze e Mauro Mantovan, Presidente di Jonix che ha evidenziato la propria case history di azienda quotata con successo sul mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana.
5,5 miliardi di euro per le Pmi
Il mercato Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) ha visto una crescita senza precedenti nel quinquennio 2017-2021 con 146 IPO, di cui circa l’80% rappresentato da PMI, sulla spinta di provvedimenti legislativi «illuminati», come i PIR nel 2017 e il credito d’imposta sui costi di quotazione nel 2018: PIR e Bonus IPO hanno alimentato un circolo virtuoso e rappresentato un passo importante nella cultura del mercato dei capitali in Italia con effetti positivi su occupazione e PIL, contribuendo a colmare l’enorme divario tra la Piazza finanziaria nazionale e quella di altri Paesi.
Oggi anche Borsa Italiana ha un mercato dei capitali per le PMI di livello europeo – che al 30 aprile 2022 conta 174 società quotate per una capitalizzazione complessiva di 11,2 miliardi di euro – caratterizzato da un’ampia rappresentatività del tessuto imprenditoriale italiano sia in termini settoriali che regionali: i settori maggiormente rappresentati sono tecnologia, servizi e industria, mentre le regioni maggiormente presenti sono Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna.
Dal 2009 ad oggi oltre 230 società (compresi passaggi sul mercato principale, OPA e delisting) si sono quotate su EGM raccogliendo 5,5 miliardi di euro per finanziare la crescita, che si è riflessa in un significativo impatto a livello occupazionale con una crescita di personale qualificato del 51%, per un totale di 20.000 risorse.
Il piano di sviluppo Cmu
Razionalizzazione del quadro regolamentare e normativo. In particolare, la MAR che si applica sia negli MTF sia negli OTF, ha un peso diverso nell’ambito della disciplina repressiva, applicandosi a società di capitalizzazione variegate. Con riferimento alle sanzioni relative agli abusi di mercato, sarebbe auspicabile un sistema sanzionatorio sempre proporzionato ad una percentuale del fatturato.
Semplificazione dei requisiti di ammissione legati all’offerta al pubblico, nonostante l’adeguamento italiano al c.d. Regolamento Prospetto, c’è margine di intervento normativo a livello nazionale. L’eccessiva corposità dei prospetti determina poca chiarezza di informazioni. Nasce così l’opportunità di adottare misure volte al contenimento del numero di pagine del prospetto per l’ammissione a quotazione e per gli aumenti di capitali successivi.
Uniformità tra le diverse normative europee e nazionali intervenendo per le misure di gold-plating italiane, cioè il disallineamento tra ordinamenti giuridici che spesso penalizza l’Italia rispetto alla disciplina europea.
Il mercato EGM-AIM: perche le Pmi si quotano
La quotazione su Euronext Growth Milan (ex AIM Italia) rappresenta per gli imprenditori un’opportunità per:
- aumentare la capacità competitiva attraverso un ritorno mediatico e una visibilità a livello nazionale e internazionale. La visibilità e la trasparenza degli obiettivi e dei risultati possono contribuire ad una maggior credibilità e forza contrattuale e competitiva del brand della società favorendo lo standing aziendale e la reputation;
- finanziare la crescita grazie al reperimento di risorse finanziarie da impiegare in piani di sviluppo dimensionale (acquisizioni, rafforzamento della struttura produttiva e/o commerciale), attraverso la diversificazione delle fonti di finanziamento, con conseguente riduzione della dipendenza dal canale bancario e l’accesso a nuovi strumenti di finanza alternativa;
- valorizzare l’impresa grazie all’utilizzo del valore oggettivo e trasparente del capitale della società, anche al fine dell’utilizzo dello scambio di azioni per acquisizioni e/o alleanze strategiche. La liquidità delle azioni e la trasparenza di valore agevolano infatti l’ingresso di nuovi azionisti e l’eventuale uscita di azionisti non più interessati alla permanenza nel capitale (passaggio generazionale).
Outlook 2022: le stime di IR Top Consulting
Secondo le stime di Banca d’Italia sono circa 2.800 le PMI non finanziarie con caratteristiche ampiamente idonee alla quotazione prima della diffusione della pandemia. L’Equity Gap delle PMI Italiane si traduce in un ridotto livello di patrimonializzazione, una forte dipendenza dal canale bancario e una forte incidenza dell’indebitamento a breve termine. La finanza può seguire il ciclo di vita di una società e il suo percorso di crescita, concretizzando una politica efficace per aumentarne la competitività industriale.
Per il 2022 IR Top Consulting stima un numero target di società quotate pari a circa 200 e una capitalizzazione che raggiunge i 13 miliardi di euro, con un incremento legato alla capitalizzazione delle nuove IPO e ad una crescita dell’indice FTSE Italia Growth. I settori relativi ai nuovi collocamenti saranno rappresentati dal Tech, Fashion/Luxury e Industrial con una raccolta aggiuntiva nel 2022 di circa 250 milioni di Euro.
Le variabili sulle quali è basata la stima riguardano l’impatto potenziale del credito di imposta in funzione della misura stanziata di 5 Milioni di Euro e la dimensione media della capitalizzazione delle nuove IPO, parametrata all’andamento dell’indice di riferimento, anche considerando il mutato contesto geopolitico.