Perché leggere questo articolo? Dall’ultimo report sull’occupazione Istat arriva il miglior assist possibile a Meloni. Aumentano gli occupati e cala la disoccupazione. Sul fronte del lavoro va tutto a gonfie vele. Almeno lì.
I dati Istat sul lavoro che faranno piacere a Meloni
A novembre 2023 il tasso di occupazione è rimasto invariato al 61,8%, quello di disoccupazione scende al 7,5% (il più basso dal 2006), mentre il tasso di inattività cresce al 33,1%. Lo comunica l’Istat precisando che rispetto al mese precedente aumentano gli occupati e gli inattivi, mentre diminuiscono i disoccupati.
Nello specifico il numero di occupati è salito a un nuovo record a quota 23.743.000 unità con 30mila unità in più su ottobre, quando gli occupati erano 23,7 milioni. Il numero di occupati di novembre è inoltre superiore di 520mila unità rispetto a un anno prima: corrispondono a un incremento di 551mila dipendenti permanenti e 26mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine è inferiore di 57 mila unità.
In Italia non ci sono mai stati così tanti lavoratori
L’Istat precisa che “a novembre 2023, prosegue la crescita dell’occupazione che, rispetto al mese precedente, coinvolge solamente i lavoratori dipendenti, saliti a più di 18 milioni 700mila; con un aumento di 15mila unità, tornano a crescere anche i dipendenti a termine”. L’occupazione aumenta (+0,1%, pari a +30mila unità) tra le donne (quella maschile rimane sostanzialmente stabile), i dipendenti e gli over 34, mentre cala tra gli autonomi e i 15-34enni. Il tasso di occupazione resta invariato al 61,8%.
A novembre il numero di occupati è salito a un nuovo record a quota 23.743.000 unità con 30mila unità in più su ottobre. Lo comunica l’Istat precisando che a ottobre gli occupati erano 23.712.000. Il numero di occupati di novembre è inoltre superiore di 520 mila unità rispetto a un anno prima. Confrontando il trimestre settembre-novembre 2023 con quello precedente (giugno-agosto), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,6%, per un totale di 130mila occupati.
Il lavoro nobilita il governo Meloni
Diminuisce invece il numero di persone in cerca di lavoro (-3,3%, pari a -66mila unità) per uomini e donne e per tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 25-34enni tra i quali invece si osserva un aumento. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,5% (-0,2 punti), quello giovanile al 21,0% (-2,5 punti). Il dato sul lavoro in aumento nel nostro Paese diventa ancor più incoraggiante se si guarda al passato. La serie storica mostra come i disoccupati siano in continuo calo dal 2014, gli inattivi dal 2021. Le buone notizie sul fronte del lavoro sembrano dunque essere ricollegabili a una fase ciclica di espansione per l’economia italiana. Non solo un vento di passaggio. Meloni, almeno qui, ha una buona ragione per sorridere.