Perché leggere questo articolo? Nel 2024 Lufthansa registra un utile di 469, quasi la metà dell’anno scorso. Il matrimonio con ITA può entrare in crisi?
Povera ITA. Una vita a cercare un partner e, adesso che finalmente lo ha trovato, ecco che questo entra in crisi. Lufthansa nel 2024 dimezza i propri utili. I 469 milioni di euro registrati nel secondo trimestre di quest’anno sono il 47% dello stesso periodo del 2023. Ieri il vettore tedesco – che il mese scorso ha acquisito ITA – ha presentato i conti. E’ arrivata la conferma: Lufthansa sta affrontando uno dei cicli può complicati della propria storia.
Meno biglietti e più scioperi: i conti di Lufthansa non decollano
Si accende la spia rossa per Lufthansa. Dietro il vistoso calo degli utili del terzo trimestre ci sono costi salariali più elevati, appesantiti dagli oneri derivati da un’ondata di scioperi e, soprattutto, da una contrazione dei prezzi dei biglietti aerei. La normalizzazione delle tariffe dopo il boom post-pandemia sta mettendo in difficoltà la compagnie aeree. I prezzi delle tratte tra Europa e Asia hanno iniziato scendere, mentre si comincia a intravedere una perdita di slancio del boom di viaggi, proprio nel momento in cui molte compagnie aeree hanno aumentato il numero di voli.
Così la divisione passeggeri Lufthansa Airlines ha segnato un utile operativo rettificato di 213 milioni (dai 515 milioni di un anno fa). E una perdita di 427 milioni, contro l’utile a 149 milioni di un anno fa. Raggiungere il pareggio per l’intero anno “sta diventando sempre più difficile”, afferma Lufthansa in una nota. La compagnia annuncia “un programma di ristrutturazione completo”. Nel terzo trimestre prevede che l’ebit rettificato non raggiungerà il livello del 2023 (1,5 miliardi di euro).
Le compagnie aeree restano a terra
E’ un momento di vacche magre per tutte le compagnie aeree. Non solo Lutfhansa, anche Ryanair, il vettore più grande in Europa per numero di passeggeri, ed Air France hanno conosciuto un un crollo dei profitti all’inizio di questo mese. L’unica a sorridere sembra EasyJet, i cui utili nell’ultimo trimestre sono cresciuti del 16 per cento.
Lufthansa ha affermato di aspettarsi che i rendimenti del terzo trimestre diminuiscano di una percentuale a una sola cifra rispetto ai livelli del 2023, mentre i costi unitari dovrebbero aumentare in misura analoga. Il gruppo ha affermato che la domanda è rimasta forte, ma che “la crescita della capacità dell’intero mercato ha intensificato la pressione sui prezzi per le compagnie aeree passeggeri, causando un calo dei rendimenti”.
A pesare, oltre alla crescente normalizzazione dei prezzi dei biglietti e al conseguente calo dei rendimenti in tutte le regioni di traffico, sono stati anche gli scioperi in diverse società del gruppo e in partner esterni. Secondo Lufthansa, “hanno avuto un impatto sugli utili del periodo di oltre 100 milioni“. Inoltre, le spese operative sono aumentate del 10% a causa dell’espansione delle operazioni di volo passeggeri, ma anche degli aumenti dei costi legati all’inflazione.
La ristrutturazione di Lufthansa passa per ITA
“Ita e le altre iniziative messe in campo ci aiuteranno a rafforzare la nostra posizione di numero uno in Europa”, ha spiegato il Ceo di Lufthansa Carsten Spohr. Per il vettore tedesco la concorrenza delle low cost ha intensificato “la pressione sui prezzi per le compagnie aeree passeggeri, causando un calo dei rendimenti”. Prosegue Spohr “Abbiamo compiuto progressi decisivi dal punto di vista strategico con quattro progetti importanti. L’introduzione del prodotto intercontinentale Allegris, il lancio di Lufthansa City Airlines, la vendita odierna di AirPlus e l’approvazione della nostra partecipazione in Ita Airways da parte della Commissione Ue”. Proprio adesso che Ita marcia a pieno regime (1,2 miliardi di ricavi nel semestre, +20% annuo), il partner zoppica.