L’energia nucleare può disturbare lo sviluppo delle fonti rinnovabili. Lo afferma l’amministratore delegato di A2a Renato Mazzoncini sottolineando che “se vogliamo sviluppare le rinnovabili, dobbiamo far si’ che non siano disturbate e il nostro importantissimo patrimonio di centrali a gas ci fornisce l’intermittenza per lavorare con le rinnovabili”.
Meglio le rinnovabili che il nucleare
“Le centrali termiche infatti “si debbono accendere e spegnere quando non ci sono le energie rinnovabili disponibili, cosa che non può fare il Nucleare”. Un’alternanza, quella con il ciclo combinato, che “è fondamentale per ridurre il prezzo delle rinnovabili”.
A margine di un intervento a Futura Expo di Brescia, l’amministratore delegato di A2A, ha detto la sua sul nucleare. “Non sono contrario alla tecnologia nucleare in assoluto, ma non credo che per un paese come l’Italia con un potenziale così alto di rinnovabili sia la tecnologia giusta”.
Una lunga strada
Mazzoncini ha poi proseguito la disamina. “Abbiamo stimato che entro la fine del 2025 potremmo avere circa 7 miliardi di metri cubi di gas sostituiti dalle rinnovabili. Il consumo totale italiano è di 70; quindi si tratta del 10 per cento”. In questo momento, l’aspetto più urgente per l’ad di A2a è sostituire il gas che proviene dalla Russia. “Le rinnovabili possono giocare la loro partita nella sostituzione dei 27 miliardi di metri cubi che ricevevamo prima del conflitto da Mosca”.