Perché leggere questo articolo? I segreti del volo di Microsoft? La combo tra IA e cloud. L’azienda fondata da Bill Gates vola. E ha staccato Apple e Google al Nasdaq. Torna a essere l’azienda più capitalizzata al mondo: in Borsa vale 3mila miliardi.
Microsoft è in volo e a in questo primo scampolo di 2024 si aggiudica il “traguardo volante” del titolo di azienda più capitalizzata a livello globale. L’azienda di Redmond ha sfondato a gennaio i 3mila miliardi di dollari di valore borsistico, contribuendo a trascinare il Nasdaq galvanizzato anche da aziende come Nvidia e Asml ai massimi storici. Una quotazione pari a una volta e mezza il valore del Pil italiano. Il nostro Paese, en passant, si accomoderebbe in classifica appena sotto il gradino più basso del podio: oltre a Microsoft, anche Apple e il colosso saudita del petrolio Aramco hanno un valore maggiore del Pil del Paese, di poco superiore alla capitalizzazione di Alphabet, la holding di Google.
Microsoft è in volo
In un anno Microsoft ha aumentato di circa i due terzi il suo valore. Il colosso fondato da Bill Gates ha aggiunto al suo capitale…un’intera Spagna! Valeva 1,8 trilioni di dollari a inizio 2023 e ne valeva 2,8 quando, l’11 gennaio, ha superato Apple tornando a essere l’azienda più capitalizzata al mondo dopo le ultime puntate in cima nel 2020 e 2021.
I segreti del successo di Microsoft risiedono nella combo tra cloud e intelligenza artificiale, capaci di spingere i ricavi verso livelli mai raggiunti di recente. Il Ceo Satya Nadella e il suo team sono stati precursori nell’adozione dell’intelligenza artificiale, hanno effettuato investimenti strategici e ora stanno superando la concorrenza. A gennaio, con la comunicazione dei dati dello scorso trimestre, c’è stato il boom che ha spinto l’azienda informatica sopra i 3 trilioni di dollari di valore.
Microsoft ha conseguito un altro trimestre eccezionale, con tutte le sue divisioni di fatturato che hanno superato le previsioni. Nel secondo trimestre fiscale, quello settembre-dicembre, il fatturato è aumentato del 18% raggiungendo i 62 miliardi di dollari, mentre gli utili sono cresciuti del 33%.
IA e cloud, i segreti di Microsoft
L’entusiasmo degli investitori per la nuova ondata di intelligenza artificiale generativa ha alimentato un rialzo delle azioni di Microsoft, che è il principale sostenitore di OpenAI, la società creatrice del popolare chatbot basato sull’intelligenza artificiale ChatGPT, e ha lanciato il suo servizio Copilot tramite Bing. Grazie all’ampia adozione delle tecnologie OpenAI, gli investimenti iniziali di Microsoft nell’intelligenza artificiale continuano a dare frutti, portando al gigante tecnologico considerevoli guadagni.
Nel 2020 e 2021 i brevi sorpassi di Microsoft su Amazon furono legati al ruolo dei servizi in cloud. Microsoft ebbe momenti di rimbalzo in testa contro la storica rivale grazie alla sua leadership nel cloud computing emersa durante il boom del lavoro da remoto, che si era affidato ad Azure e altri sistemi rendendo il suo business più robusto in un momento in cui la produzione di iPhone era stata compromessa dalla chiusura delle fabbriche e dai problemi di approvvigionamento. Oggi la spinta sull’IA non dimentica il lato cloud, che rimane una preziosa fonte di reddito. Nel terzo trimestre Azure, la divisione cloud di Microsoft, ha registrato una crescita del 30%, superando le aspettative del mercato.
Come reagiscono le rivali
Apple ora deve rincorrere, capitalizzando quasi 200 miliardi di dollari in meno di Microsoft. Mentre il suo storico rivale si concentra sull’intelligenza artificiale, Apple punta a inaugurare una nuova era di “calcolo spaziale” con il lancio delle sue nuove cuffie Vision Pro il prossimo mese, basate su una grafica 3D avanzata e nuovi gesti delle mani per un’interazione più naturale e intuitiva. Nonostante le voci sull’intenzione di Apple di sviluppare modelli linguistici di grandi dimensioni simili a quelli che alimentano i più recenti chatbot IA, il successo travolgente di ChatGPT e la corsa dell’intero settore per seguirne le orme hanno alimentato la domanda dei servizi cloud di Microsoft, così come dei processori Nvidia necessari per sviluppare tali strumenti.
Chi è in difficoltà è Google: l’azienda vive una fase di bonaccia sulla scia di quelle che eToro nel suo brief sui mercati per gli investitori del 31 gennaio ha indicato come “preoccupazioni sollevate dalla debolezza del suo business principale della pubblicità associata alla ricerca” La trimestrale di Google-Alphabet “ha anche generato dubbi sulla sua aggressività nel campo dell’intelligenza artificiale, sollevando timori di un possibile ritardo rispetto a Microsoft”. Tornata a essere, come nell’epoca del boom dei personal computer, l’azienda da battere. Anche questa, in fin dei conti, è una notizia.