È fuori da MilanoSesto l’amministratore delegato Giuseppe Bonomi. Al suo posto Luciano Carbone, uomo di fiducia di Bonomi stesso quando il manager lombardo di lunga data guidava la società degli aeroporti milanesi Sea, attualmente Chief Corporate Officer della stessa MilanoSesto e consigliere della Fondazione Adecco.
Ma sono cambiati gli equilibri dentro la società immobiliare che sviluppa sulle aree ex Falck di Milano-Sesto quello che tutti chiamano “il più grande cantiere d’Europa” e la più importante operazione di rigenerazione urbana in Italia: 1,5 milioni di metri quadrati che dovrebbero ospitare in futuro la Città della Salute e della Ricerca, un grande polo clinico-scientifico costituito dalle nuove sedi dell’Istituto Neurologico Besta e Istituto dei Tumori, oltre a quartieri residenziali, spazi retail, direzionali e alberghieri.
MilanoSesto. Fuori l’ad Giuseppe Bonomi, al suo posto Luciano Carbone
L’ingresso di Carbone al posto di Bonomi, che dovrebbe essere ufficializzato l’1 marzo 2022, combacia con un ridimensionamento dei vertici all’interno della società, con ruoli di vigilanza e rappresentanza. Il pallino del comando passa invece in mano ad Hines, la multinazionale americana del real estate guidata in Italia da Mario Abbadessa che nell’ottobre 2020 ha messo sul piatto 500 milioni di euro per sviluppare il primo lotto da 250mila metri quadrati dell’area. Pallino del comando che però va di pari passo con le grane del più grande cantiere d’Europa: qualcuno addirittura dice “troppo grande per finire” parafrasando il motto americano “too big to fail” assurto alle cronache dopo il 2007-2008. Fra queste ci sono sicuramente i rapporti con gli enti locali e in particolare il Comune di Sesto.
MilanoSesto, Abbadessa chiama Scalpelli come consulente
Tanto che a true-news risulta che Hines abbia assoldato addirittura un pezzo da novanta come Sergio Scalpelli, intellettuale, manager milanese, già Direttore delle Relazioni esterne di Fastweb e assessore al Comune di Milano, per gestire la partita dei rapporti con le amministrazioni locali come consulente.
Hines, mezzo miliardo di euro per MilanoSesto
I soldi ci sono. L’investimento nel lotto “Unione 0” di MilanoSesto è avvenuto attraverso l’apporto dello stesso a gennaio 2022 al fondo immobiliare di nuova costituzione omonimo e gestito da Prelios Sgr. Il mezzo miliardo di euro estratto dal cilindro da Hines è di provenienza mediorientale grazie alla società finanziaria britannica Cale Street dell’ex Goldman Sachs, Edward Siskind, che intermedia i soldi del Kuwait Investment Authority, tra i primari fondi sovrani al mondo e che ha finalizzato l’accordo con la multinazionale.
Il tutto con la benedizione di Intesa Sanpaolo, una delle tre banche regine sull’operazione sin dalla sua origine. Tanto che oggi l’assetto societario di MilanoSesto – oltre alla guida dell’ormai ex ad Bonomi e del Presidente del cda Enrico Laghi – vede le quote della società date in pegno al gruppo bancario guidato da Carlo Messina, a UniCredit e Banco BPM.
Da rumors raccolti nell’ambiente immobiliare milanese la strategia dovrebbe essere semplice ed efficace: Hines che investe per singoli lotti (più piccoli) con ritorni preferenziali e con i flussi di cassa che derivano dalle vendite rimborserà prima il debito, poi l’equity e infine Intesa.