Perché questo articolo potrebbe interessarti? La cattolicissima Irlanda, da tempo uno dei più importanti paradisi fiscali europei, ha fatto il miracolo. L’Isola di Smeraldo ospiterà la sede europea della MindGeek, la più grande azienda pornografica al mondo. Un’operazione da 400 milioni di dollari.
Miracolo in Irlanda. L’isola di Smeraldo è uno dei paesi più cattolici al mondo. E una delle nuove capitali del porno online. Il più recente censimento del 2021 attesta la percentuale di cattolici all’84% nella Repubblica d’Irlanda. Una delle percentuali più alte al mondo, a cui si aggiunge lo storico sorpasso in Irlanda del Nord. Per la prima volta dopo 30 anni di guerra civile anche in Ulster i cattolici sono più dei protestanti. Eppure, non c’è fede che tenga di fronte alle passioni. E al denaro. Così MindGeek, la più importante azienda pornografica web del mondo, aprisse la sua prima sede in Europa proprio a Dublino. Un miracolo, figlio dei tempi e degli incentivi fiscali.
MindGeek trova in Irlanda un paradiso fiscale
La cattolicissima Irlanda ha da tempo aperto le porte ai siti per adulti. A Dublino nel 2013 è approdata la MG Billing Ltd. Società sussidiaria della Mindgeek, colosso canadese – con sede legale in Lussemburgo – fondato nel 2004 dal tedesco Fabian Thylmann. MindGeek (che fino a qualche anno fa si chiamava Manwin) detiene le principali case di produzione a luci rosse del mercato: Brazzers, Digital Playground e Reality Kings. Oltre ai siti porno più visitati al mondo: Pornhub, Youporn, Redtube e tube8.
Un colosso da 450 milioni di dollari di fatturato e oltre 1600 dipendenti sparsi per il mondo. Da un decennio anche in Europa, grazie ai paradisi fiscali del Vecchio Continente. Alla sede legale in Lussemburgo si è aggiunta nel 2013 quella di Dublino, grazie alle politiche di sgravi fiscali alle web company dell’Irlanda. L’isola di Smeraldo prevede un’aliquota fiscale per i colossi online stimata intorno al 1,25%.
La storia che ha reso l’Irlanda una capitale del porno
Dietro l’approdo in Europa del colosso del porno in Irlanda c’è una storia significativa. Che ha raccontato sul proprio profilo Facebook Eric Packer, il misterioso guru della finanza. A guidare l’operazione che ha portato a Dublino la MindGeek c’è lo studio legale Arthur Cox. La law firm più importante d’Irlanda porta il nome dell’omonimo politico e religioso irlandese. Avete letto bene, “religioso”.
L’avvocato Cox, cattolico devoto e nazionalista irlandese, dopo i successi della professione forense, a 70 anni decise di prendere i voti. Grazie ai buoni uffici del Primate d’Irlanda, l’Arcivescovo di Dublino John Charles McQuaid, Arthur Cox poté evitare i canonici 14 anni di seminario e – dopo solo due anni di formazione – divenne missionario gesuita in Rhodesia. La colonia britannica – che dopo l’indipendenza nel 1979 prese il nome di Zimbabwe – prese il nome da Cecil Rhodes, controverso capostipite del colonialismo inglese in Africa, che di fatto tracciò la strada al sistema dell’apartheid.
Miracolo a Dublino
Dietro la conversione miracolosa dell’Irlanda al porno ci sono vari fattori. Al regime fiscale favorevole ai colossi online, si aggiungono i buoni uffici dello studio Arthur Cox. Che ha permesso la fusione con un’altra azienda pornografica americana la RK Netmedia. Dagli Stati Uniti arriva anche il prestito da 350 milioni di dollari di un fondo speculativo di Wall Street. Dietro il miracolo di Dublino ci sono dunque una serie di paradisi fiscali.