Gli indicatori economici e finanziari del 2024 suggeriscono un panorama favorevole per il mercato dei mutui in Europa. Le previsioni indicano una tendenza al ribasso dei tassi di interesse, grazie alla riduzione dell’inflazione e alle aspettative positive del mercato finanziario.
Mutui, cosa dicono gli scenari
Questo scenario potrebbe tradursi in una diminuzione delle rate dei mutui, rendendo il 2024 un anno potenzialmente vantaggioso per i mutuatari. Gli analisti prevedono un calo dei tassi di interesse nel corso dell’anno, una notizia incoraggiante per coloro che stanno rimborsando i loro prestiti. La ragione di questa previsione è che la Banca Centrale Europea non ha ancora attuato tagli significativi dei tassi di interesse, che sono previsti per la seconda metà dell’anno.
Facile.it, dopo aver analizzato i Futures sugli Euribor, che riflettono le aspettative di mercato, ha rilevato che le rate dei mutui variabili in Italia potrebbero iniziare a diminuire dal secondo trimestre del 2024. Per un prestito medio, i dati rielaborati da Facile.it indicano che la diminuzione sarebbe di circa 10 euro, per raggiungere quasi 100 euro entro la fine dell’anno e 120 euro entro giugno 2025.
Queste stime si basano sull’analisi dei Futures sugli Euribor e sugli studi condotti da testate specializzate in mutui e dalle principali agenzie di borsa nazionali. Secondo queste fonti, le rate dei mutui variabili in Italia potrebbero iniziare a diminuire dal secondo trimestre del 2024.
Il mercato anticipa la Lagarde
“Analizzando la rata di un mutuo medio variabile di recente stipulazione (126.000 euro in 25 anni, LTV 70% stipulato a gennaio 2022), si nota come questa sia arrivata a superare i 750 euro a dicembre 2023, ma secondo le previsioni dei Futures potrebbe scendere a circa 740 euro a partire dal secondo trimestre del 2024, diminuire di altri 30 euro nel terzo trimestre, per poi chiudere l’anno a circa 660 euro”, osserva Teleborsa. In altre parole, “quasi 100 euro in meno rispetto alla rata di dicembre 2023. Proiettando queste previsioni nel futuro, a giugno 2025 la rata potrebbe arrivare a circa 630 euro (-119 euro)”.
Questo scenario è influenzato dai trend positivi provenienti dall’Atlantico, che prevedono l’inizio dei tagli della Fed. Anche la BCE prevede un clima più sereno in arrivo. La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha dichiarato che i primi tagli dei tassi della Banca Centrale Europea potrebbero arrivare per l’estate. Tuttavia, l’Euribor, l’indice di riferimento per i tassi variabili, tende spesso a anticipare le decisioni dell’istituto, e per questo motivo gli analisti ritengono che i primi benefici sulle rate dei mutuatari possano arrivare già a partire dal secondo trimestre di quest’anno. Il mercato, nel frattempo, incorpora le aspettative più rosee per gli anni a venire. Gli scenari si fanno meno foschi e le mosse della Bce potranno influenzarle positivamente. Al netto di buriane provenienti dagli scenari globali, il periodo più duro per i mutui si è forse chiuso in Europa e in Italia. Per i benefici di molti.