Home Economy Nutella, la svolta vegan è più una questione di marketing che di salute

Nutella, la svolta vegan è più una questione di marketing che di salute

Nutella, la svolta vegan è più una questione di marketing che di salute

Perchè leggere questo articolo? Per i suoi 60 anni, Nutella diventa vegana, mantenendo intatto il gusto iconico. Ma questa versione Plant-Based è più sana? E’ una vera innovazione o solo una strategia di marketing che cavalca l’onda del vegan?

Nutella, la crema spalmabile più amata al mondo, celebra i suoi 60 anni con un cambio look sorprendente: si veste di verde e diventa vegana. Una svolta che strizza l’occhio alle nuove tendenze e necessità alimentari. Il lancio di una versione senza latte è infatti il segno dei tempi che cambiano, e Ferrero non vuole certo restare indietro. Nasce così Nutella Plant-Based, riconoscibile dal tappo verde, pensata per chi segue una dieta vegetale o è intollerante al lattosio. Il segreto? Ceci in polvere e sciroppo di riso al posto del latte, senza però rinunciare al gusto iconico. Ma questo cambio di rotta del gigante italiano dei dolci è davvero un passo avanti o solo una strategica operazione di marketing per cavalcare l’onda del vegan?

Nutella, una rivoluzione? Non proprio…

Nonostante l’entusiasmo e l’acquolina in bocca, la Nutella vegana non fa proprio gridare al miracolo. Le calorie sono infatti le stesse della versione tradizionale: 80 per ogni cucchiaio da 15 grammi. Chi sperava in una svolta più salutare resterà deluso. Anche gli ingredienti principali non cambiano: zucchero e olio di palma in abbondanza, con la stessa percentuale di nocciole (13%). L’unica vera novità è un pizzico di sale, introdotto per bilanciare l’assenza del latte in polvere. Quindi, chi cerca uno spuntino sano farebbe meglio a guardare altrove.

Nutella vegan di contrabbando già in vendita a Napoli

Mentre ieri, martedì 3 settembre, Ferrero annunciava ufficialmente il lancio della Nutella vegana nel mercato italiano, francese e belga, a Napoli spuntavano già i primi barattoli in vendita, ma in maniera tutt’altro che legale. Un piccolo negozio nei vicoli di Piazza Dante ha messo le mani su un carico rubato destinato alla Francia, vendendo l’ambita crema al prezzo stracciato di 2,60 euro, ben al di sotto dei 4,49 euro previsti. Non si è trattato dunque di contraffazione, ma di vero e proprio furto e contrabbando, con il prodotto ancora inedito che girava in una rete clandestina. Ora i carabinieri sono sulle tracce di questi barattoli introvabili, segno che quando si parla di Nutella, neanche la legge riesce a fermarne la fame.

Nutella in equilibrio tra tradizione e innovazione

Con Nutella Plant-Based, Ferrero si inserisce dunque nel mercato vegano, cercando di conquistare nuovi consumatori senza allontanare i fedeli del prodotto originale. Ma le critiche non mancano: se da un lato c’è chi apprezza l’iniziativa, dall’altro molti si chiedono se una crema così zuccherina e calorica possa davvero rappresentare un’alternativa sana.