Era previsto tutto, anche la data e l’ora. E invece no. Dal pomeriggio di giovedì 25 agosto, prevedibilmente verso le 16, Paolo Scaroni sarebbe dovuto essere il nuovo amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina. Perché le 16 di giovedì 25 agosto? Perché si sarebbero riuniti gli enti locali per decidere la sostituzione di Vincenzo Novari. Il governo nomina con un decreto, ma dopo aver sentito gli enti locali. E agli enti locali era stato detto Scaroni. Ma Scaroni – secondo rumors – avrebbe detto no, non sarò io.
Addio Vincenzo Novari
Quel che pare certo è che Vincenzo Novari, come True-News ha scritto ripetutamente (causando non pochi mal di pancia dalle parti della sede, in piazza Tre Torri), è stato giubilato. Un lungo addio, lo chiamerebbero alcuni, originato non tanto dalla matrice della nomina del manager ex Tlc (in quota Spadafora, e dunque Movimento 5 Stelle), quanto dal suo modus operandi che di fatto ha fatto sentire meno partecipi gli enti soci dalla stanza dei bottoni. Per la serie: se chi ti nomina non è contento, prima o poi salti.
E dunque, addio Vincenzo Novari, dopo un bel po’ di mesi vissuti all’insegna della costruzione di una struttura a sua immagine e somiglianza, con fedelissimi portati da precedenti esperienze e comunque un’attenzione agli affari della propria società, la NHC, come raccontato qui da True-News.it.
Niente Scaroni, nome spinto da Malagò
Ma non arriva Paolo Scaroni, già alla guida del Milan che non vuole lasciare; così come ha chiarito a Mario Draghi. A spingere fortissimamente sul nome di Scaroni è stato Giovanni Malagò, che ora si trova a dover ritracciare, a cambiare strada. Anche se è chiaro che per Malagò comunque si può mutuare un detto del 1990 (che ora non sembra neanche più tanto vero) sul calcio (“il calcio è un gioco semplice: 22 uomini rincorrono un pallone e alla fine vince la Germania), si potrebbe dire che per quanto riguarda lo sport in tanti parlano e dicono, e alla fine decide lui, Malagò.
Se non sarà Scaroni, sarà un altro nome che comunque avrà il suo avallo. E Novari avrebbe dovuto intuirlo, invece magari di gioire segretamente, quando tre settimane fa proprio Malagò rilasciava alle agenzie di stampa la seguente dichiarazione: “L’avvicendamento di Novari? Non è un tema all’ordine del giorno. Ed è un tema che non ci riguarda”. Poi faceva, sornione: “E’ una cosa che sento ogni tanto non so per quale motivo“. Passato un mese esatto (era il 27 luglio), Malagò ha spinto per Scaroni e ha già vinto. Certo, c’erano altre candidature, anche ottime, validissime e del territorio. Ma alla fine è un gioco nel quale tutti parlano e poi decide lui. Si sa, è come la Germania degli anni ’90. Le cose poi forse cambieranno, ma non oggi.
Scaroni e l’incognita stadio
E Scaroni? Si sarebbe dovuto mettere in un incrocio interessante. Presidente del Milan, è impegnato nella difficile missione del nuovo Stadio, con un piccolo dettaglio: le Olimpiadi si inaugureranno al Meazza, secondo quanto scritto nel dossier di candidatura. Quindi che si sarebbe potuto fare? Incognita. Quel che si sa è che entro il 9 settembre la nomina va fatta. Il consiglio dei ministri è slittato a lunedì. Ancora un po’ di ore, e poi si saprà.
Addio Vincenzo Novari
E’ possibile che nei prossimi giorni Paolo Scaroni possa diventare il nuovo amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina. Vincenzo Novari, come True-News ha scritto ripetutamente (causando non pochi mal di pancia dalle parti della sede, in piazza Tre Torri), è stato giubilato. Un lungo addio, lo chiamerebbero alcuni, originato non tanto dalla matrice della nomina del manager ex Tlc (in quota Spadafora, e dunque Movimento 5 Stelle), quanto dal suo modus operandi che di fatto ha fatto sentire meno partecipi gli enti soci dalla stanza dei bottoni. Per la serie: se chi ti nomina non è contento, prima o poi salti.