Perché leggere questo articolo? Lunedì OpenAI annuncerà un motore di ricerca basato sull’intelligenza artificiale. La sfida al colosso Google è ufficialmente lanciata
OpenAI è pronta alla guerra della ricerca. Stando alle indiscrezioni di Reuters, la società leader nell’applicazione dell’Intelligenza Artificiale, starebbe per lanciare un motore di ricerca alimentato proprio dal suo chatbot di punta, ChatGPT. Il guanto di sfida al gigante della ricerca Google è ufficialmente lanciato. Le indiscrezioni di Bloomberg parlano di un prodotto di ricerca potenzialmente in grado di competere con Alphabet di Google e con Perplexity, una startup di ricerca AI.
Il nuovo motore di ricerca di OpenAI
OpenAI dovrebbe annunciare il proprio innovativo motore di ricerca IA lunedì. Un giorno prima della conferenza annuale di Google. Settimana prossima era previsto che il colosso annunciasse i propri piani per i prodotti Gemini agli sviluppatori. Il prodotto di ricerca di OpenAI sarebbe un’estensione del suo prodotto di punta ChatGPT, al quale dovrebbe consentire di estrarre informazioni dirette dal web e includere citazioni. ChatGPT è il prodotto chatbot di OpenAI che utilizza i modelli di intelligenza artificiale all’avanguardia dell’azienda per generare risposte simili a quelle umane ai messaggi di testo.
Gli osservatori del settore hanno da tempo definito ChatGPT un’alternativa per la raccolta di informazioni online, sebbene abbia difficoltà a fornire informazioni accurate e in tempo reale dal Web. OpenAI in precedenza gli forniva un’integrazione con Bing di Microsoft per gli abbonati a pagamento. Un precedente tentativo di portare informazioni aggiornate e reali in ChatGPT, chiamato plugin ChatGPT, è stato ritirato ad aprile. Adesso Sam Altman ci riprova.
La risposta di Google
Il re indiscusso della ricerca sul web, Google, non sembra stare a guardare. L’intelligenza artificiale generativa sarebbe in procinto di stravolgere la ricerca online, offrendo agli utenti un nuovo modo di reperire le informazioni. Sentendo il fiato sul collo di OpenAi, Google ha iniziato a implementare l’IA nei suoi prodotti di ricerca e si prevede che continuerà a farlo, mentre startup di IA come Perplexity stanno cercando di sfidare il suo dominio in questo momento di cambiamento potenzialmente vulnerabile.
L’integrazione del chatbot di OpenAI con informazioni e citazioni in tempo reale potrebbe contribuire a risolvere uno dei problemi più persistenti che i bot di IA devono affrontare quando presentano informazioni: l’affidabilità. I chatbot di IA possono fornire informazioni convincenti ma false, che possono essere difficili da verificare senza un’adeguata fonte o che mancano del prezioso contesto che si può ottenere con una ricerca manuale dei risultati. La conferenza annuale degli sviluppatori di Google, è spesso ricca di annunci e aggiornamenti per i suoi prodotti. Quest’anno l’intelligenza artificiale sarà molto presente e si attendono aggiornamenti sui piani del gigante tecnologico per il suo modello Gemini AI, oltre a novità sul sistema Android e sui dispositivi Pixel.
Il patrimonio di OpenAi, secondo Forbes
Secondo le stime di Forbes, Sam Altman, fondatore di OpenAI ha un patrimonio netto di 1 miliardo di dollari. Sebbene sia noto soprattutto per aver co-fondato e guidato OpenAI, la fortuna dell’imprenditore proviene da altri settori, in quanto non detiene azioni della società. Lo status di miliardario deriva da una serie di investimenti di valore, tra cui le partecipazioni in società come Reddit, appena quotata in borsa, in Stripe, operativa nel settore fintech, e in Helion, che si occupa di fusione nucleare. Prima di lavorare in OpenAI, Altman ha fondato la società di social mapping Loopt ed è stato partner e presidente dell’influente incubatore di startup Y Combinator.