Perché leggere questo articolo? Paolo Emilio Signorini, ex Presidente dell’Autorità Portuale Ligure, oggi amministratore delegato di Iren, è finito in manette a margine dell’inchiesta che ha sconvolto la politica in Liguria.
Contanti, casinò e viaggi di lusso. Intorno all’uomo chiave dell’inchiesta che ha sconvolto la politica in Liguria ci sono una serie di beni di lusso. Follow the money, che quasi sempre dietro il luccichio c’è del marcio. L’ex presidente dell’Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, oggi amministratore delegato di Iren, è finito in manette. L’accusa è di “corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio”.
Chi è Paolo Emilio Signorini
Dopo gli studi all’Università di Firenze ha completato la sua formazione a Yale. La sua carriera è iniziata alla Banca d’Italia e al ministero dell’Economia e delle Finanze. Poi è stato Capo del dipartimento per la programmazione e il coordinamento delle politiche economiche presso la presidenza del Consiglio dei ministri (2008-2013). Quindi capo dipartimento per le Infrastrutture, i Sistemi informativi e Statistici presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (2013-2015).
Ha fatto parte dei consigli di amministrazione di Italferr e Telt SaS. Dal 2016 al 2023 è stato presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. E proprio per la sua attività presso tale ente è finito sotto la lente di ingrandimento degli investigatori. Signorini guida Iren dal giugno del 2023, una società per azioni nella produzione e distribuzione di energia elettrica.
Casinò e lusso: le accuse a Signorini
Nell’ambito dell’inchiesta per corruzione che in Liguria ha portato ai domiciliari il presidente Giovanni Toti, è stato arrestato e portato in carcere l’amministratore delegato di Iren, Paolo Emilio Signorini. Per lui l’accusa è di corruzione per l’esercizio della funzione e per atti contrari ai doveri d’ufficio, e riguarda il periodo in cui ricopriva la carica di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale.
A Signorini viene contestato di aver ricevuto (e accettato) da Aldo Spinelli soldi e favori per accelerare una serie di affari a cominciare dal rinnovo della concessione del Terminal Rinfuse. L’attuale ad e direttore generale di Iren avrebbe ricevuto 15mila euro in contanti. Insieme con 22 soggiorni di lusso a Montecarlo nell’Hotel de Paris di Monte Carlo inclusivi di giocate al casinò, servizi in camera, massaggi e trattamenti estetici e un posto al Master di tennis di Monte Carlo, fiche per giocare al casinò del principato, una borsa Chanel e un bracciale in oro Cartier da 7.200 euro (destinato ad altri).
Iren attiva la continuità aziendale
Iren non risulta coinvolta nell’inchiesta, L’arresto di Signorini è relativo al suo precedente ruolo di presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale. L’azienda ha fatto sapere di aver “appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’amministratore delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorità giudiziaria di Genova”. E il gruppo “ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale“.