Perché leggere questo articolo? Nel II trimestre il Pil dell’Italia è cresciuto dello 0,2% in termini congiunturali e dello 0,9% tendenziale. Uno dei migliori in Europa.
La stima preliminare dell’ISTAT fotografa un Pil crescente per l’Italia. Il nostro Prodotto Interno Lordo è cresciuto dello 0,2 per cento rispetto al trimestre precedente, e dello 0,9 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2023. L’economia italiana è cresciuta più delle attese e più di quella tedesca. La “variazione acquisita” per il 2024 è vicina all’obiettivo di crescita dell’1 per cento fissato dal governo nel Documento di Economia e Finanza di aprile, quello che indica i parametri economici in cui il governo decide le sue misure.
Il Pil italiano secondo Istat
L’Istat spiega che la crescita dello 0,2% “rappresenta il quarto risultato positivo consecutivo dopo la lieve flessione del secondo trimestre 2023. Questa continuità della fase di espansione congiunturale, seppure di lieve entità, si accompagna a un rafforzamento del tasso tendenziale di crescita, pari allo 0,9%. Con questi risultati, la variazione acquisita del Pil per il 2024 si attesta allo 0,7%“. L’attuale stima, di cui l’istituto di statistica sottolinea la natura provvisoria, è dovuta alla crescita del settore terziario che fornisce, dal lato della produzione, un contributo positivo alla crescita del Pil, a fronte di contributi negativi fatti registrare sia da parte del settore dell’agricoltura, silvicoltura e pesca, sia da parte dell’industria. Dal lato degli impieghi si registra un contributo positivo della domanda nazionale al lordo delle scorte e un contributo negativo della componente estera netta.
L’Istat segnala inoltre che il secondo trimestre del 2024 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del 2023. Soddisfatta Confesercenti: “I dati confermano l’intonazione lievemente espansiva della congiuntura del nostro paese, evidenziando altresì come la spinta alla crescita continui a provenire esclusivamente dai settori del terziario, con l’industria e l’agricoltura invece in arretramento“.
Italia batte Germania ed Ue
I dati italiani sono abbastanza in linea con la crescita del PIL dell’Unione Europea, cresciuto dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dello 0,7 per cento rispetto allo stesso trimestre del 2023. Rispetto agli altri grandi paesi europei l’Italia ha fatto meglio della Germania, il cui PIL è risultato in calo dello 0,1 per cento in entrambi i casi, contro le attese degli analisti.
In termini di variazione di Pil, meglio dell’Italia hanno fatto in pochi in Europa. La Francia è cresciuta dello 0,3 per cento rispetto al trimestre precedente e dell’1,1 rispetto al secondo trimestre del 2023. Decisamente meglio è andata la Spagna, il cui PIL è aumentato rispettivamente dello 0,8 per cento e del 2,8 per cento.
Confcommercio esalta il Pil italiano ma teme per la Germania
Per Confcommercio, “risultano confermate le valutazioni sul quadro complessivo. La modesta crescita italiana continua a essere sostenuta quasi esclusivamente dal terziario e dalla domanda interna”, spiega in una nota. “La stagnazione dell’industria sembra proseguire“, evidenzia ancora la confederazione, “mentre cambia il segno del contributo della domanda estera netta: da positivo nel primo quarto a negativo nel secondo. Pesano le persistenti difficolta’ riscontrate nell’economia tedesca (Pil a -0,1% congiunturale)“. Con queste dinamiche, evidenzia la nota, “il raggiungimento di una crescita dell’1% – il target del governo – nell’intero anno, seppure non impossibile, appare non agevole”.