Perché questo articolo potrebbe interessarti? Eni potrebbe rilevare la quota di Chevron nel progetto Indonesia Deepwater Development (IDD). Mentre in Italia si parla del colosso energetico in relazione alla sua presenza come sponsor a Sanremo, oltre i confini il gruppo lavora per stringere accordi strategici.
Gli occhi sul Festival di Sanremo, le mani in Asia. Negli stessi giorni in cui si parla della sponsorizzazione di Eni alla khermesse, il colosso energetico italiano potrebbe rilevare la quota di Chevron nel progetto Indonesia Deepwater Development (IDD). Si tratta, in sostanza, di un possibile ingresso, per altro dalla porta principale, nella partita del gas indonesiano.
Un alto funzionario dell’Energia di Jakarta, citato dall’agenzia Cna, ha dichiarato di sperare in un aumento della produzione nazionale di gas fino a 12.000 mln di piedi cubi al giorno da qui al 2030. Non ci sono ancora ufficialità ma la fumata bianca potrebbe essere più vicina di quanto non si possa pensare.
“Attualmente Eni sta lavorando, e finora, tutto va bene. Forse a metà di quest’anno possiamo concludere gli affari. Finora i progressi sono buoni”, ha detto Tutuka Ariadji, direttore generale del petrolio e del gas presso il Ministero dell’Energia e delle risorse minerarie dell’Indonesia, a margine della conferenza dell’India Energy Week.
Le manovre di Eni in Indonesia
In quale progetto troverebbe spazio Eni? Nel progetto IDD, situato nello Stretto di Makassar e relativo ai giacimenti di gas di Bangka, Gendalo e Gehem.
La società statunitense Chevron ha una partecipazione del 62% nel progetto Bangka e di circa il 63% nel progetto Gendalo-Gehem. Eni è già partner del progetto, insieme alla cinese Sinopec, ma potrebbe presto incrementare il suo spazio d’azione.
Il motivo è presto detto: dal 2020 Chevron ha annunciato di voler vendere la propria partecipazione nell’IDD. E questo a causa di un piano di cambiamenti volto a ottimizzare le attività in giro per il mondo. Ecco che la multinazionale italiana starebbe allora lavorando per prelevare le quote dell’attore Usa.
Agli occhi dell’Indonesia, il trasferimento di proprietà è uno step fondamentale. Il governo indonesiano, infatti, spinge per aumentare la sua produzione di gas e sbloccare numerosi progetti energetici ancora in fase di stallo.
Ricordiamo che nel gennaio 2023 Jakarta ha approvato un piano di sviluppo per due suoi giacimenti di gas, Merakes e Merakes East, con un investimento totale di 3,35 miliardi di dollari. Il progetto, gestito dall’unità locale della società energetica italiana Eni, ha avviato la produzione di gas nell’aprile 2021 e rifornisce l’impianto di GNL di Bontang nella provincia di East Kalimantan.
Trattative e Sanremo
Per quanto riguarda l’Indonesia, in questo Paese Eni raggiunge al momento una produzione annuale di gas pari a 3,3 mld m³.
Negli ultimi giorni ha tuttavia tenuto banco un’altra vicenda: quella riguardante la possibile acquisizione di Neptune Energy. Il quotidiano inglese The Times ha scritto che Eni starebbe pensando di acquistare il gruppo inglese per 6 miliardi di dollari.
Intanto, in Algeria l’azienda italiana ha siglato un accordo con Sonatrach per un nuovo gasdotto per il trasporto di idrogeno diretto verso l’Italia.
Lontano dagli affari, in questi giorni si è parlato di Eni in relazione al Festival di Sanremo. Tra i partner istituzionali della rassegna, infatti, troviamo anche Plenitude (Eni).
La società verde del gruppo, per il secondo anno consecutivo, sarà presente all’evento più famoso d’Italia. Non sappiamo quanto vale la sua presenza ma, tra pubblicità e accuse di greenwashing, al di fuori dei confini italiani Eni si sta dimostrando attivissima. In attesa delle prossime fumate bianche.