Perché leggere questo articolo? Il rapporto Camera-Cresme presenta il dossier sullo stato del Pnrr e l’andamento degli appalti pubblici. Conclusi lavori per 37 milioni. Bene la digitalizzazione, male l’inclusione sociale. A che punto siamo col Piano?
Un Pnrr in chiaroscuro quello mostrato dal rapporto del Servizio studi della Camera. Il report, in collaborazione con Cresme e Anac, è stato presentato ieri in commissione Ambiente di Montecitorio. Il focus principale si è concentrato sullo stato delle grandi opere pubbliche nel settore dei trasporti. Il Piano procede abbastanza spedito, con una dotazione di oltre 75 miliardi sui 191,5 previsti nel complesso per il Pnrr. Il settore che più ha giovato di finanziamenti da Bruxelles sembra averne approfittato, con oltre l’80 per cento dei lavori avviato. Ma ci sono criticità.
Lo stato dei lavori del PNRR secondo l’Osservatorio della Camera
Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio della Camera dei Deputati, l’implementazione del PNRR ha raggiunto alcuni traguardi significativi. Permangono criticità che rischiano di compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’Osservatorio pubblica periodicamente rapporti dettagliati sullo stato di avanzamento delle singole misure e sui livelli di spesa raggiunti.
Fino a metà 2024, il 43% delle misure previste dal PNRR risulta avviato, con un avanzamento medio dei progetti pari al 32%. Tuttavia, il tasso di completamento delle riforme si attesta solo al 25%, con significativi ritardi nelle aree della giustizia, dove solo il 18% delle azioni è stato concluso. La riforma della Pubblica Amministrazione ha visto un avvio del 60% delle misure, ma solo il 22% è stato pienamente attuato, evidenziando ritardi soprattutto nell’adozione di nuovi regolamenti e nella formazione del personale.
Bene la digitalizzazione, male inclusione sociale
La digitalizzazione rappresenta una delle missioni più avanzate, con il 58% dei progetti avviati. Tra gli indicatori principali, l’implementazione dell’identità digitale SPID ha raggiunto oltre 33 milioni di utenti registrati, ma l’uso effettivo rimane basso, con un tasso di utilizzo inferiore al 40% delle operazioni digitali possibili. Il piano per la digitalizzazione della pubblica amministrazione ha raggiunto il 45% degli obiettivi prefissati, ma solo il 30% dei comuni ha avviato la transizione al cloud, evidenziando un divario significativo tra le regioni del Nord e quelle del Sud.
Nel settore dell’inclusione sociale, il PNRR ha finanziato interventi per oltre 4,5 miliardi di euro, con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze e migliorare l’accesso ai servizi sociali. Il 30% dei fondi è stato destinato al potenziamento dei servizi per l’infanzia, ma solo il 18% dei progetti ha raggiunto uno stadio avanzato. L’Osservatorio ha rilevato che solo il 20% dei nuovi centri per l’impiego previsti è stato effettivamente aperto. Gli interventi per migliorare l’inclusione delle persone con disabilità hanno raggiunto un tasso di attuazione del 28%.
Green e infrastrutture nel Pnrr
La missione sulla rivoluzione verde ha raggiunto un avanzamento del 35%, con progressi rilevanti nell’efficientamento energetico degli edifici. Dal 2021, grazie a incentivi come il Superbonus 110%, sono stati realizzati interventi per oltre 20 miliardi di euro, che hanno coinvolto circa 200.000 edifici, contribuendo a una riduzione delle emissioni stimata intorno al 5% rispetto ai livelli pre-pandemia. Tuttavia, la capacità installata di energia rinnovabile è cresciuta solo del 3% annuo, ben al di sotto del target del 7% fissato dal piano, con ritardi significativi nella costruzione di nuovi impianti eolici e solari.
L’Osservatorio segnala che l’avanzamento delle infrastrutture sostenibili è al 40%, con oltre 6 miliardi di euro già impegnati per progetti ferroviari e stradali. Tuttavia, solo il 15% dei cantieri è attualmente operativo, e la maggior parte dei progetti si trova ancora in fase di progettazione o appalto. Il potenziamento delle linee ferroviarie, come la Napoli-Bari e la Palermo-Catania, presenta ritardi medi di 6-12 mesi. Gli investimenti sulle infrastrutture per la mobilità sostenibile, inclusa la rete di colonnine di ricarica per veicoli elettrici, sono avanzati del 25%. Con appena 10.000 delle 40.000 colonnine previste installate entro il 2024.
Criticità e raccomandazioni dell’Osservatorio sul Pnrr
La missione istruzione ha raggiunto il 42% di avanzamento. Sono stati stanziati 7,8 miliardi di euro per il miglioramento delle infrastrutture scolastiche, con 1.200 nuove scuole in fase di costruzione o ristrutturazione, ma solo il 20% è vicino al completamento. Le università hanno ricevuto fondi per la creazione di 49 nuovi centri di ricerca, ma il 70% dei progetti è ancora in fase iniziale. Il divario tra Nord e Sud persiste, con le regioni meridionali che hanno ricevuto solo il 25% dei fondi destinati all’istruzione, nonostante rappresentino il 35% della popolazione studentesca.
L’Osservatorio della Camera ha messo in evidenza alcune criticità che potrebbero compromettere il pieno successo del PNRR. Il 60% delle amministrazioni locali segnala difficoltà nel gestire i fondi, con un tasso medio di ritardo nell’erogazione del 20%. Le procedure burocratiche complesse stanno rallentando la fase esecutiva dei progetti, con il 45% dei comuni che riporta problemi nell’accesso ai fondi europei. Solo il 35% delle amministrazioni ha il personale adeguatamente formato per la gestione dei fondi PNRR. Mancano soprattutto figure tecniche, come ingegneri e esperti in project management, per seguire i lavori più complessi. A fronte di una scadenza al 2026 per il completamento dei progetti, il 50% delle misure è in ritardo, con il rischio di perdere una parte significativa dei finanziamenti.
Un Pnrr a due velocità
Nonostante i progressi realizzati, l’attuazione del PNRR presenta ancora molte sfide da affrontare. Il monitoraggio continuo dell’Osservatorio della Camera evidenzia che, sebbene l’Italia abbia avviato numerosi interventi strategici, è necessario un ulteriore sforzo per garantire il rispetto degli impegni assunti con l’Unione Europea. Resta cruciale migliorare l’efficienza delle amministrazioni, ridurre i ritardi burocratici e potenziare le competenze tecniche per garantire il successo del PNRR, fondamentale per la crescita sostenibile e inclusiva del Paese.