Sarebbe dovuto essere pronto già nel 2016, poi ancora nel 2021. Ma del Gasdotto EastMed- Poseidon, che potrebbe portare in Italia 12 miliardi di metri cubi di gas dalla Grecia e da Cipro tramite il Mar Caspio, si torna a parlare solo ora. Un’altra soluzione all’emergenza energetica, innescata dalla crisi russo-ucraina, era dietro l’angolo ma finora è stata bloccata – come dice Calenda a true-news.it, “da Di Maio”.
Il gasdotto Poseidon
Sviluppato dalla società IGI Poseidon S.A. (50% dell’italiana Edison, 50% della greca Depa International Projects) nel 2018, il gasdotto Poseidon è il punto di interconnessione tra Grecia e Italia del progetto extra-europeo Eastmed. Poseidon è stato autorizzato nel 2010 con decreto del ministero dell’Ambiente senza alcuna opposizione da parte degli ambientalisti. Della lunghezza di 1900 chilometri, potrebbe portare in Italia 12 miliardi di metri cubi annui, pescati dal Bacino del Levantino al largo di Cipro, Israele ed Egitto. Nel 2017 fu Carlo Calenda, allora ministro dello Sviluppo economico, a siglare i contratti con i paesi partner.
Ma perché non se ne è fatto più nulla?
Il leader di Azione, contattato da true-news.it, spiega: “Era pronto per partire ma Di Maio, appena diventato Ministro dello sviluppo economico bloccò tutto senza neanche proporre alternative”: Al pentastellato – aggiunge Calenda – “la questione gas non interessava. E non propose nessuna alternativa per il rifornimento energetico”. Calenda nega veti di natura geopolitica di cui si è letto, negli ultimi giorni, su numerosi canali mediatici.
Il ruolo degli USA e il ritorno del progetto
Un veto importante lo avrebbero posto gli Stati Uniti che esportano molto gnl proprio in Grecia, Paese-cerniera del progetto EastMed-Poseidon. La Casa Bianca non voleva alzare la tensione con la Turchia. Il Bacino del Levantino è infatti prossimo alle coste turche e sono acque contese. Ma proprio, negli ultimi giorni, alla luce dello scenario bellico tra Russia e Ucraina, il parere degli americani è cambiato. Il responsabile dell’energia degli Stati Uniti, Andrew Light, ha parlato al Corriere di uno sguardo nuovo su tutto. Non si tratta soltanto della transizione verde – ha aggiunto – ma anche della transizione via dalla Russia”. Adesso, vista l’emergenza, la macchina è pronta a ripartire. Nei prossimi giorni Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, sarà in Israele per parlare anche del gasdotto Poseidon. In Puglia, precisamente a Otranto, dove il gasdotto avrà il suo sbocco finale, sono pronti ad accogliere quello che è definito il “fratello gemello” del Tap.