Home Economy Prendi un aereo quest’estate? Sarà quasi certamente in ritardo

Prendi un aereo quest’estate? Sarà quasi certamente in ritardo

Sciopero aerei

Perché leggere questo articolo? Gli aeroporti in Europa sono nel caos. I ritardi dei voli aumentati del 153% rispetto allo stesso periodo del 2023. Ecco le cause degli aerei in ritardo.

Migliaia di voli cancellati, decine di migliaia di partenze ritardate di ore o giorni. Il 2024 è un anno da dimenticare per il traffico aereo. L’ultimo fine settimana milioni di viaggiatori in tutta Europa hanno conosciuto disagi. Scenari che ricordano l’estate da incubo del 2022, quella della ripresa. Dopo un anno di calma apparente, ora i ritardi risultano il 153% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Le cause maggiori sono il maltempo e la mancanza di personale, ma secondo quanto analizzato dal Corriere della Sera, chi parte sarebbe vittima di una combinazione di fattori che riguardano anche la guerra in Ucraina e la programmazione sbagliata delle compagnie aeree.

Le cause dei ritardi record degli aerei in Europa

La metà dei voli annullati in tutto il mondo nel fine settimana era in Europa. Leonard Barbiere del Corriere riferisce che solo il 28 giugno ne sono stati cancellati circa 600 e altri 8 mila hanno avuto ritardi. Negli aeroporti inglesi e spagnoli le partenze erano posticipate di oltre tre ore. Anche di lunedì, il primo luglio, circa il 70% dei velivoli sono partiti dopo l’orario previsto ad Amsterdam, Francoforte, Parigi (Charles de Gaulle), Londra (Heathrow e Gatwick), Madrid e Barcellona.

Piloti o clienti sono stati sistemati in alberghi dalle compagnie. Che a queste spese dovranno aggiungere quelle dei risarcimenti e rimborsi milionari. Ecco perché, mentre gli aerei rimanevano fermi, sono volate invece accuse reciproche e minacce di contenziosi tra Aviolinee, società di gestione aeroportuale, aziende di handling (servizi aeroportuali a terra) e controllori del traffico aereo.

Il rimpallo di accuse sulle cause dei ritardi aerei

Aviolinee, società di gestione aeroportuale, aziende di handling e controllori del traffico aereo queste ore si stanno mandando lettere di fuoco con accuse reciproche e minacce di contenziosi milionari. Perché milionarie saranno anche le richieste di rimborso e risarcimento per i viaggiatori. Diverse compagnie sono state costrette a scegliere chi sistemare nei pochi alberghi con ancora stanze libere: i piloti o i clienti.

Tra il 28 e il 30 giugno l’Europa ha registrato la metà dei voli cancellati in tutto il mondo, stando ai dati forniti dalla piattaforma specializzata Flightaware. Soltanto venerdì scorso — il giorno peggiore del fine settimana e quello con il maggior numero di movimenti. Diversi scali del continente — come quelli inglesi e spagnoli — presentavano ritardi in partenza anche di oltre tre ore.

Maltempo e carenze di personale

Il maltempo costringe gli aerei a percorsi alternativi e crea traffico, ma il dito è puntato anche contro gli aeroporti, le torri di controllo e le compagnie soprattutto per la carenza di personale. Secondo un pilota sentito dal Corriere, la colpa sarebbe in special modo di queste ultime che programmano nuove rotte con poche settimane di preavviso e senza coperture. “Gli equipaggi non sono sufficienti e al primo problema vanno fuori limite e devono chiamare le riserve o cancellare i voli”, dice.