Per la prima volta, forse, il nucleare “buono”, quello che potrebbe mandare avanti una fetta importante dell’energia del globo, viene usato in un conflitto. Con tutti i rischi annessi e connessi. Proprio ora che si sta discutendo di reintegrarlo (con l’ultima generazione) per affrontare la transizione energetica. E’ successo, ovviamente, in Ucraina. Dove, le forze militari russe – dopo aver attaccato a cannonate il sarcofago fumante di Cernobyl – hanno preso il controllo anche della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Secondo le autorità ucraine: “Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza”, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza. Secondo Kiev, non ci sono fughe radioattive. La presa ha avuto luogo dopo un bombardamento durato una notte intera che ha portato alla denuncia da parte del presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. “Se esplodesse sarebbe dieci volte peggio di Chernobyl”, ha sottolineato Kiev. Il presidente ucraino, subito dopo l’attacco ai reattori, si è sentito con il presidente americano Joe Biden e con il premier britannico Boris Johnson. Gli Usa hanno formalmente chiesto alla Russia uno stop all’attacco ai siti nucleari del Paese. Tutto questo rischia di mettere a repentaglio, indirettamente, l’impegno di scienziati e ricercatori che stanno lavorando al progetto del nucleare “pulito”, vera chiave di volta nella produzione di energia non inquinante.
Mattarella chiede che gli sia ridotto lo stipendio
Nella stagione in cui si misura ancora il più furbo dai quattrini che riesce a intascare, una lezione di civismo arriva dal Capo dello Stato. Mattarella infatti chiede al Mef di ridurre il suo assegno personale. Proprio così. Anche per questo secondo mandato il Presidente della Repubblica ha chiesto al Ministero dell’economia e delle finanze di ridurre il suo assegno personale, stabilito per legge, in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario. Di conseguenza, la prevista somma annuale di 239.182 euro lordi viene ridotta di circa 60mila euro, portando l’importo lordo annuo da percepire a 179.835,84 euro. Lo rende noto il Quirinale. Decisamente un’iniziativa importante, quella attuata da Sergio Mattarella, che è stato da poco rieletto per il secondo mandato come Capo dello Stato. E a un mese dalla sua nomina ha voluto lanciare un segnale forte alla politica e al Paese tutto. Bravissimo, presidente.
Valtur si prepara all’estate e cerca 750 figure professionali
La pandemia si allontana e il gruppo Valtur affila le sciabole in vista della prossima stagione estiva, guerra permettendo. Il Gruppo Nicolaus apre la campagna di recruiting per la prossima stagione estiva e lancia la «Valtur Career Week», evento digitale dall’innovativa architettura hi-tech. Il termine ultimo per candidarsi è il 13 marzo e le selezioni avverranno tra il 14 e il 18 marzo. Importante l’obiettivo numerico dell’iniziativa che punta all’individuazione di oltre 750 professionisti da inserire nello staff dei villaggi e nel management delle strutture del brand e di tutto il Gruppo, che detiene i marchi Valtur, Nicolaus Club, Turchese e Raro. Per rendere efficace e mirata la selezione, l’azienda ha deciso ancora una volta di puntare sulla tecnologia, perfezionando ulteriormente la piattaforma digital inaugurata lo scorso anno, implementata su un sofisticato sistema di ricezione e screening, che, anche in relazione a una campagna di comunicazione dedicata, nel 2021 ha toccato la cifra record di 1.500.000 visualizzazioni.
Le figure ricercate spaziano tra profili differenti, puntando, infatti, a individuare risorse manageriali e operative, che abbiano maturato specifici skills negli ambiti del revenue management, sales e marketing, amministrazione, servizi hôtellerie, direzione e amministrazione alberghiera, guest relation, food & beverage, intrattenimento e attività sportive. La Valtur Career Week non si esaurisce, però, con la selezione dei candidati, ma è strettamente connessa alle attività di formazione delle nuove risorse, tassello fondamentale per dare il via alla stagione turistica del 2022, con le tempistiche corrette. Come lo scorso anno, massima priorità a tutti i protocolli messi a punto per tutelare sia il benessere degli ospiti sia di tutti i professionisti che con il loro lavoro danno vita ai diversi segmenti della filiera turistica italiana.
I migliori tecnici nel campo della robotica nascono all’Its Malignani
I tecnici migliori nel campo della robotica nascono all’Its Malignani (noto come MITS). I primi corsi sono partiti nel 2011: non si è perso tempo in Friuli Venezia Giulia, dove forte è stata fin dall’inizio la richiesta delle imprese, ma anche il coinvolgimento delle scuole, per alzare il livello della formazione tecnico-professionale. I primi percorsi realizzati sono stati in meccatronica e manutenzione aeronautica, grazie alla forte specializzazione dell’Isis Malignani, scuola di riferimento del MITS, che dal 1937 ha formato generazioni di periti aeronautici, anche in collaborazione con la pattuglia acrobatica delle Frecce Tricolori, un orgoglio non solo locale (la base è a Rivolto, 20 chilometri da Udine). Nel tempo le scuole a sostegno del MITS sono diventate 13, i soci complessivamente oltre 70, di cui 40 aziende: «Sentiamo forte la finalità di portare i nostri giovani a una conoscenza elevata delle nuove tecnologie innovative 4.0, dall’automazione avanzata e robotica, alla stampa 3D – spiega la direttrice Ester Iannis. – A luglio 2021 sono complessivamente 599 i nostri tecnici superiori diplomati. Oggi abbiamo attivi quattro corsi al secondo anno formativo, cui se ne aggiungono sei in partenza a ottobre con le selezioni in corso, non solo in ambito meccatronico e aeronautico ma anche arredo, agroalimentare, video strategist». La percentuale di ingressi nel lavoro sfiora il 90%, e la quota di docenti che provengono dal mondo produttivo è pari al 70%.
Brianza, altro che mobilieri: la Bullon Valley è qui
Chi pensa alla Brianza come la culla esclusiva dei mobilieri deve fare un corso di aggiornamento. “Siamo andati fin su Marte con i nostri bulloni e con orgoglio. È un fatto che va al di là della politica, delle guerre, al di là di tutto. Eleva il nostro saper fare, il nostro aspetto culturale”. Parla di “sacrifici e visioni” Giuseppe Fontana, amministratore di Fontana Gruppo, che racconta al quotidiano il Giorno che nel giorno esatto in cui 70 anni fa una piccola realtà artigianale che lavorava il ferro e fabbricava maniglie con poche decine di dipendenti si fa grande proprio quando l’espansione del sistema industriale porta il Paese ‘dalla fame al boom’. Il 2 marzo del 1952 Loris e Walter Fontana fondano la Fontana Luigi spa, conquistano clienti come Alfa Romeo, Innocenti, Lancia, Guzzi, Fiat, Zoppas e Zanussi, l’americana Caterpillar a metà degli anni Sessanta. Chiudono il primo anno con un fatturato di quasi 100 milioni di lire.
Settant’anni dopo sono diventati un gruppo leader nella bulloneria di alta qualità con 16 impianti operativi e 32 uffici in quattro continenti (manca solo l’Oceania), oltre 4mila dipendenti nel mondo, un fatturato che supera i 900 milioni di euro (80% estero, 20% Italia), 145 brevetti. E 3 centri di ricerca (in Italia, Stati Uniti e America Latina) in cui sviluppano prodotti per ogni tipo di applicazione. Sono finiti nello spazio a febbraio dell’anno scorso con l’assemblaggio della sonda Rover Perseverance, nella Tour Eiffel di Parigi e allo stadio Bernabeu di Madrid. “Il settore, l’Italia, il mondo sono completamente cambiati, ma i capisaldi della nostra identità sono rimasti i medesimi: a guidarci, oggi come sempre, c’è la volontà di costruire il futuro in ogni piccola vite o grande bullone che esce dai nostri stabilimenti”, la linea di Giuseppe Fontana che oggi guida il gruppo di famiglia con i suoi fratelli Enio e Luigi, il figlio Alberto e il nipote Fabrizio. Il segreto è “guardare sempre dietro l’angolo, cercare e riuscire a vedere sempre qualcosa in più”. Tenendo ben salde le radici nel cuore della Brianza, a Veduggio con Colzano, la Bullon Valley come è stata ribattezzata la terra che con i suoi bulloni tiene insieme il mondo.