Cosa possono fare le aziende per contribuire alla crescita di comportamenti ecosostenibili e aumentare la consapevolezza dei propri clienti che la sfida per la difesa dell’ambiente deve essere un impegno comune che attraversa l’intera società e le filiere produttive?
Molto. Anche anticipando la legislazione in materia, anzi contribuendo a migliorarne gli standard, attraverso scelte di sostenibilità che adottano autonomamente. Un caso di scuola in questo senso è le decisioni che Walmart –gigante della grande distribuzione USA, il terzo datore di lavoro al mondo, dopo l’esercito statunitense e quello cinese, con 2,1 milioni di dipendenti– assunse nel 2007 e nel 2013 sui prodotti per la pulizia distribuiti nei propri supermercati: iniziò a vendere solo detersivi concentrati e impose alle dieci più grandi aziende di cui distribuiva i prodotti per il settore clean di rivederne le formule per renderli più ecocompatibili. Il risultato nei primi tre anni fu un risparmio complessivo di oltre un miliardo e mezzo di litri d’acqua, di 43000 tonnellate di plastica, di 57000 tonnellate di cartone, oltre ad aumentare il rating green dei prodotti venduti.
Anche all’interno dei nostri confini troviamo esempi simili che, pur considerando le differenze di scala, possono essere considerati dei driver per pratiche ecosostenibili che vanno ad incidere positivamente su intere filiere produttive.
Si pensi a La Lucente Spa, una delle principali realtà del settore facility management che conta oltre 3000 dipendenti, attiva ininterrottamente dal 1922. Proprio per festeggiare il secolo di attività l’azienda ha deciso di porsi una serie di obiettivi ambiziosi per ridurre la propria impronta ecologica e diffondere nella comunità in cui opera la cultura della sostenibilità.
Nel corso del 2022 La Lucente avvierà la ristrutturazione della sede centrale per renderla energeticamente efficiente con l’approvvigionamento dell’energia residua proveniente al 100% da fonti rinnovabili; arriverà al target del 60% di utilizzo di prodotti -detergenti, attrezzature e macchine operatrici- a basso impatto certificato, contribuendo pertanto alla riduzione delle emissioni e innalzando ulteriormente gli standard di tutela per i propri collaboratori; ricorrerà a contratti di noleggio per l’utilizzo di automezzi a minore impatto ambientale per ridurre di almeno il 20% l’impiego di carburanti derivati da fonti fossili. Questi impegni, date le dimensioni de La Lucente Spa, aiutano i fornitori ad optare in maniera crescente per materie prime e processi di lavorazione sempre più ecocompatibili.
Non saranno solo i processi aziendali ad essere implementati in chiave green. L’impegno sarà rivolto anche alla comunità con un percorso di iniziative che avranno per filo conduttore il futuro, perché come sottolinea Angelo Volpe, amministratore delegato de La Lucente Spa, “Senza sostenibilità non c’è futuro”. Per tutto il prossimo anno l’azienda promuoverà festival, workshop, mostre, spettacoli e dibattiti aperti al pubblico e alle scuole, con ospiti di richiamo nazionale e internazionale nell’ambito della divulgazione scientifica, dell’ambientalismo e dell’arte. E ancora, partnership e borse di studio per enti di formazione, laboratori per esplorare le possibilità concrete dell’economia circolare a partire dalle piccole azioni quotidiane, azioni di guerrilla gardening e green graffiti.
“Per celebrare il primo secolo di ininterrotta attività abbiamo organizzato un ricco calendario di eventi, che si dipaneranno per tutto il 2022 – continua Angelo Volpe – pensati per immaginare insieme le città del futuro, più sicura, green e pulita: l’eredità che abbiamo la responsabilità di consegnare alle future generazioni. Vogliamo che il centenario de La Lucente Spa sia una tappa da condividere insieme ai cittadini per crescere ancora, insieme, verso i traguardi più sfidanti dei prossimi anni: la tutela dell’ambiente, la crescita sostenibile, un rapporto virtuoso tra l’attività economica e il pianeta”.
Ettore Pareti